I Goblin al Belvedere
Ferimento del Sommo Detentore Myriam

Era da poco passata la decima ora, quella mattina del 18° giorno dell’8 mese del VI anno dalla Fondazione; una giornata fredda e plumbea e, nonostante arrivassero dalla vicina Telthartown le missive dei lottiani in guerra, tutto sembrava quieto e sereno. Ad un certo punto la normalità fu bruscamente interrotta dall’attacco in massa di un folto gruppo d’immondi Goblin.

Da più punti, rapidi e sanguinari, essi cercavano di prendere d’assalto il Belvedere, nell’intento di cogliere alla sprovvista i presenti nel luogo, tra i quali Myriam, Sommo Detentore dell’Arcana Saggezza.

Istintivamente, sebbene consci del pericolo, sia l’Arcimago Yaksha che il Messere Ameron tentavano di difendersi respingendo il primo attacco mentre, richiamati dalle grida concitate e dal suono feroce della battaglia, iniziavano ad accorrere sul luogo i primi rinforzi.

Ormai almeno una quindicina di Goblin assetati di sangue si trovava al Belvedere; erano tutti intenti a dare battaglia quando uno di questi scagliò, fortunatamente con poca precisione, una freccia verso il Sommo Detentore Myriam, colpendola di striscio.

In quell’istante, mentre la Lady stringeva il braccio insanguinato rimanendo al suo posto, sul luogo sopraggiungevano numerosi cavalieri: il Difensore dell’Arcana Saggezza Malagant, Sir Ghunther, lo Scudiero del Sacro Ordine del Leone Daiga, Messer Orlandofurioso, e - a seguire dopo pochi istanti - i Difensori dell’Arcana  Saggezza Dun e Barsine che, immediatamente, consci del pericolo, si gettarono innanzi al Sommo Myriam accertandosi delle sue condizioni e pronti a dare battaglia, uniti agli altri cavalieri già presenti, con un unico scopo: respingere quegli esseri sanguinari da dove erano venuti.

Mentre un Goblin colpiva violentemente con una mazza ser Daiga e un altro veniva ucciso con un micidiale colpo d’artigli dall’Arcimago Yaksha, ben tre di questi circondarono Malagant, il quale prontamente si portava spalle al muro per non farsi accerchiare, difendendosi a colpi di spada senza troppa difficoltà.

Nel frattempo la battaglia sembrava farsi sempre più cruenta, dal vicolo dei pegni sopraggiunsero nuovi rinforzi che, senza esitazione, si gettarono nella mischia: Lord Maximilian, Lord Caleb, Lord Rosslin e i Difensori dell’Arcana Saggezza in prova WolfdiLot e Sicke.

L’aria ormai satura dell’acre odore di sangue dei feriti e degli uccisi, veniva tagliata dal sibilo spietato delle frecce che sembravano giungere da ogni dove; le urla coperte dal fragore di spade che cozzavano scintillando una con l’altra … difficile in tanta confusione e concitazione distinguere i presenti che si battevano con ugual coraggio e perizia.

I Goblin, ormai sopraffatti numericamente cadevano a terra uno dopo l’altro, ben presto fu chiaro che per loro la fuga sarebbe stata l’unica via di salvezza. Mentre ripiegavano verso le mura del Belvedere, nel tentativo di raggiungere le corde che gli avrebbero permesso di fuggire ai piedi delle mura di cinta, scoccarono le ultime frecce e caricarono gli ultimi colpi di mazza. Uno di questi colpì al braccio il Difensore Dun schierato a difesa con il suo corpo del Sommo Myriam; il colpo di mazza ferrata pur ferendo il Difensore facendolo barcollare non riuscì però a metterlo a terra, tanto che questi rapido si mosse, cercando di colpire il Goblin con un dritto tondo mirato alla testa.

Nel frattempo il Difensore Barsine si pose al fianco del Difensore Dun, senza mai perdere di vista la figura del Sommo Detentore che rimaneva al sicuro alle loro spalle. Il suolo era oramai coperto solo dai corpi dei caduti, i Goblin superstiti scapparono gettandosi con le funi dalle mura, i presenti ansimanti e sporchi di sangue si cercarono uno con l’altro con gli occhi; a terra solo i cadaveri dei nemici, quando, ad un tratto, uno di questi senza essere scorto si rialzò e con le ultime forze inflisse una micidiale pugnalata alle spalle di Sir Ghunther prima di cadere a terra ucciso da un fendente di Lord BlueDragon.

Esterrefatti il Difensore Malagant ed altri si portarono subito verso Sir Ghunther, vivo seppure gravemente ferito, prestandogli i primi soccorsi, mentre Barsine si voltò verso il Sommo Myriam, gia sotto le cure premurose del Detentore delle Antiche tradizioni Donez, poi si rivolse a Dun, accertandosi dell’entità delle loro rispettive ferite che alla fine non risultarono troppo gravi.

Rapidi i presenti si organizzavano per portare i feriti in Ospedale e scortare il Sommo Detentore verso luoghi più sicuri, mentre Barsine rimase sul luogo per raccogliere quante più prove e dati possibili di quella furiosa battaglia appena avvenuta.

Barsine

Difensore dell’Arcana Saggezza