I Signori dei Draghi

(Seguaci di Harsgalt)

Fondatore: Sir Lyros

Fondazione: fine 1999

Chiusura: 15 Maggio 2002

 

STORIA E MISSIONE

Il sentiero si inerpicava ripido e scosceso sul fianco della montagna. A tratti era impossibile individuarne la scia, tanto che chiunque avesse tentato di seguirlo avrebbe di certo perso la via e sarebbe scomparso tra le nebbie; quelle nebbie che perennemente indugiavano sulla cima, come se una grande mano avesse posto un morbido velo per celare un suo intimo segreto. Gli uomini chiamavano Anharun quel luogo, Aldilà. Nessuno vi si recava perchè si diceva che Anharun bevesse le anime di chi osava addentrarsi tra le sue pieghe, tanto che era credenza comune che, alla morte di ogni uomo, lo spirito risalisse il sentiero e si fondesse con le brume. Per questo la strada verso Anharun veniva chiamata Keinor-Sath, la Scala delle Anime.

Il vecchio si librava a mezz'aria sulle pietre del sentiero, l'orlo delle sue vesti sfiorava le acuminate sporgenze che si levavano dal terreno. Era quasi l'alba, a breve il sole avrebbe gettato la sua luce sul mondo, illuminandone i contorni e riscaldando le foglie, i ruscelli e i cuori degli uomini. Ma su Keinor-Sath non ci sarebbe stata alcuna luce, il vecchio lo sapeva. Là non esistevano tenebre da scacciare, né sagome da delineare. Giunto al limitare delle nebbie il vecchio si arrestò e, tratto un profondo respiro, si spinse nel loro soffocante abbraccio.
Sentì il suo corpo perdere consistenza, la sua mente espandersi fino a farlo sentire tutt'uno con ciò che lo circondava. In realtà egli non avrebbe saputo dire se c'era qualcosa intorno a lui o piuttosto lui fosse il tutto. La voce giunse anche se lui non la udì. Non aveva orecchie per sentirla ma le parole sgorgavano dalla sua mente ed egli non ebbe bisogno di distinguerne il suono perchè quella voce non aveva un suono, nè gli servì di ricondurla ad un linguaggio, perchè lì, in Anharun non esistevano linguaggi. "Sei tornato a compiere il tuo destino dunque." Il vecchio rispose con la stessa voce: "La volontà Vostra sarà la salvezza dei mondi, concedetemi di divenire un filo della Vostra Tela." La voce in risposta giunse imperiosa: "E sia!" Il vecchio allora percepì una grande mente che sfiorava la sua, una saggezza superiore a quella di ogni comune mortale, ma non si intimorì, e si protese per accoglierla. La mente gli trasmise l'immagine di due sottili fili dorati che si intrecciavano lentamente. La voce tornò: "Le vostre anime sono una. Viaggerete e morirete insieme, e al vostro ritorno sarete di nuovo al mio fianco. Andate".

Il vento sferzava la roccia con violenza, le sue unghie scavavano la pietra. Il destino venne inciso sui fianchi del Tempo, a difesa dell'essere, scolpito nell'eterno divenire. Il Patto era concluso.

Il bastone poggiava sul duro terreno come un fuscello che tentasse di resistere alla sua spietata aridità. Il viso stanco sfiorava il legno intagliato, calde lacrime scivolavano sulle sue rughe. Il vecchio, facendo leva sul bastone, si incamminò verso il Regno alla base della montagna. I suoi piedi nudi sanguinavano ferendosi al contatto con i sassi aguzzi, ma il dolore profondo che egli provava non era fisico, riempiva il suo cuore senza lasciargli spazio. Aveva rinunciato alla sua magia, aveva ceduto la sua vita, aveva perso la sua volontà. Il suo bastone era la sua prigione e nello stesso tempo la sua speranza. Soltanto quando l'avesse ceduto ad un mortale sarebbe stato libero di tornare ad essere sé stesso. Ora doveva trovare quel mortale. Gli avrebbe concesso l'onore e la forza derivante dal Patto, gli avrebbe dato lo scalpello per segnare un angolo del destino degli uomini, un modello da realizzare nel suo mondo. Il respiro affannoso del vecchio affiancava il lieve scalpiccio prodotto dal bastone a cui si aggrappava; il sentiero era giunto al termine. Un raggio di sole inondò il vecchio il quale si arrestò e volse lo sguardo verso il suo sostegno: sulla superficie legnosa erano incisi dei simboli che presero a brillare di una luce dorata; il vecchio passò le dita sulle scanalature per seguirne i movimenti: le otto rune, simbolo degli otto elementi del cosmo: la luce, le tenebre, l'aria, la terra, l'acqua, il fuoco, la magia e la morte. Una runa più grande e luminosa brillava all'interno della pietra posta sulla sommità del bastone: il vecchio la guardò a lungo, chiuse gli occhi e la vide nella sua mente; quella era la sua anima, mischiata a quella del suo compagno, era lì a custodia del Patto; quella era la nona runa, simbolo dello Spirito.
Il vecchio superò l'ampia curva del sentiero e subito si trovò di fronte il più bel panorama che occhi umani abbiano potuto scorgere: il Regno di Leggendra sfavillava di luci e colori, pulsava di vita e di gioia, la perfezione assoluta, cambiava le sue vesti continuamente in tutte le tonalità esistenti, dal nero al bianco, dal rosso al blu. Era immobile eppure girava veloce su sè stessa, era abbagliante eppure restava in ombra. Quella era la sua casa. Ma non lo avrebbero riconosciuto ormai. Non sarebbe tornato lì finchè non avesse trovato colui che cercava. Salì lentamente in groppa al compagno e insieme scomparirono rapidi dirigendosi verso le Terre Remote, uniti, alla ricerca del loro destino.

Gli abitanti di Leggendra continuano a raccontare questa storia ai loro bambini narrando di un vecchio che un dì scese dal Keinor-Sath, di ritorno da Anharun, con un bastone inciso con le nove rune del cosmo, e un magnifico drago dorato che volava dietro di lui. Egli respirava con lo stesso ritmo degli sbuffi di fumo che emetteva il drago, le sue gambe si muovevano all'unisono col battito d'ali del grande animale e i loro occhi guardavano nella stessa direzione. In verità molti affermavano che il vecchio avesse gli stessi occhi d'oro del drago e che non fosse possibile sostenere il suo sguardo senza provare terrore. A volte il Drago lo trasportava nei cieli e insieme volavano senza mai scambiarsi una parola, come se tutto fosse già stato detto. Dicono che viaggeranno per i mondi alla ricerca di una persona speciale a cui il bastone verrà tramandato e che diverrà il Signore dei Draghi di quella Terra. Egli onorerà il Myador, l'Antico Patto che il vecchio concluse in Anharun, che segna l'alleanza tra uomini e Draghi: le loro forze e la loro saggezza saranno unite allo scopo di diffondere il mito del Regno di Leggendra nei mondi, e per realizzarlo in essi. I Draghi al servizio dell'uomo, l'uomo al servizio dei Draghi. In virtù del Myador, la Stirpe che il Signore dei Draghi fonderà avrà la conoscenza e la facoltà di evocare i Draghi al proprio fianco, e i loro ideali saranno quelli del Drago che serviranno.
Così i menestrelli ancora cantano in memoria di quel giorno:

La Stirpe dei Draghi sorgerà in mille mondi
Solcherà i cieli la sua schiera alata
Si librerà con saggezza e ideali profondi
La grande Utopia vedrà realizzata.

Quando Egli alfine risalirà il Keinor-Sath,
La nebbia di Anharun presto al vento
Sparirà e accanto al Signore del Tempo
Siederà assieme al Re dei Draghi Harsgalt.

Da allora I Signori dei Draghi viaggiano di terra in terra e di mondo in mondo ora è finalmente giunto il momento del Granducato di Lot.

La missione dei Signori dei Draghi è di portare nel Granducato di Lot l'utopia di Leggendra, affinché la giudichi, la apprezzi e che infine diventi parte di essa!

Le differenze tra gli 8 diversi draghi contribuiscono a creare una società priva dell'oppressione dovuta all'eccessivo ordine e priva dell'insicurezza suscitata dal troppo Chaos.

Una società dove ognuno è libero ma dove la propria libertà non mette a rischio quella degli altri, dove ognuno può essere se stesso nel modo che preferisce e unirsi ad altre persone a lui simili per uno scopo comune, una società dove tutti hanno il loro posto senza eccezione alcuna.

Ogni Drago elemento dimostra una particolare capacità nella nostra missione; tale capacità lo caratterizza all'interno dei Signori dei Draghi.

La missione si svolge secondo questi punti chiave:

1) Catturare i draghi selvaggi

2) Addomesticarli

3) Curare i draghi feriti

4) Osservarli e censirli

5) Uccidere i draghi indomabili e pericolosi

6) Insegnargli ad essere cavalcati

7) Addestrarli al combattimento

8) Apprendere da loro nuove conoscenze

9) Costruire una Cittadella volante

 

GERARCHIA

Primo Signore dei Draghi

Araldo degli otto draghi

Paladino del Drago della Luce

Flagello del Drago delle Tenebre

Condottiero del Drago dell'Aria

Messaggero del Drago dell'Acqua

Campione del Drago del Fuoco

Araldo Precettore dell'Infante

Discepolo del Drago della Magia

Sicario del Drago della Morte

Guardiano del Drago della Terra

Eletto del Drago d'Oro

Gloria dei Signori dei Draghi

Disonore dei Signori dei Draghi

 

I 9 DRAGHI

Harsgalt il Drago d'oro

Membri: Eletto del Drago d'Oro
Allineamento: Tutti e Nessuno
Drago del Tutto e del Nulla . Harsgalt abbraccia in sè ogni sfumatura della realtà per fonderla in un unica essenza, quella propria dello Spirito che pervade, anima e infine abbandona tutte le cose. Per Lui ogni comportamento è lecito, ogni convinzione è giustificabile, ma tutto deve essere continuamente guidato verso un'unica meta, la realizzazione dell'Utopia. Tuttavia Egli interviene di rado nelle quotidiane vicende e nelle lotte che vedono impegnate le contrapposte schiere serventi poichè ritiene che tali situazioni siano le tante piccole sfaccettature della grande pietra che è il cosmo, il quale continuamente muta forma, colore e dimensione in base alle forze interne che si contraggono ed espandono. Il movimento incessante e irregolare viene osservato dagli occhi di Harsgalt attraverso un piano di esistenza diverso, quello proprio degli dei, finendo così per assumere un aspetto immobile e statico, dove solo raramente si manifestano segni di cambiamento. Egli opera sul piano del tempo indirizzando i suoi serventi in modo che la forza propria di ogni potere elementale volga nella direzione della missione a lui affidata da Themis. Per questo ha il compito di vagliare ogni persona che intenda porsi al suo servizio e di sostenere o annientare tutti coloro che si rivelino essere una minaccia al suo disegno. Per Lui non ha senso parlare di bene, male, caos, legge e persino di neutralità: sa che queste caratteristiche sono proprie della natura mortale, e che esse servono a permettere a tutti di partecipare alla grande opera del destino con convinzione, sfruttando tutte le proprie abilità e il proprio potere.
Missione: realizzare l'Utopia di Leggendra

Wein il Drago della Luce

Membri: Paladini del Drago della Luce
Allineamento: Legale Buono
Drago della virtù e della bontà: solo le persone più sincere, leali e rette possono servirlo: cavalieri senza macchia e senza paura, chierici votati al bene e al prossimo, difensori dei deboli e degli oppressi dagli ideali purissimi. Il loro stile di vita è imperniato su un codice etico e morale di altissimo livello, combattono tutte le loro battaglie rispettando le sue rigorose regole fino alla fine, ponendo l'onore personale alla pari con la loro missione umanitaria. Sono tenaci e costanti, coraggiosi e stoici. Sono gli eroi delle leggende, insostituibili compagni di avventura sempre pronti a sacrificare se stessi per gli altri. Non provano rancore, la loro interiore convinzione è che anche il più malvagio ha in sé buoni sentimenti, quindi, mossi da pietà e compassione, non rifiutano mai la grazia se il codice glie lo consente. La speranza e l'amore per il prossimo guidano i loro passi fieri e orgogliosi.
Missione: interpreta la sua missione tra i artigli con la convinzione che l'Utopia si raggiunge solo se prevalgono il bene e l'ordine nel mondo.
Contrapposti: al potere delle tenebre e del male.

Goldark il Drago delle Tenebre

Membri: Flagelli del Drago delle Tenebre
Allineamento: Caotico Malvagio
Drago dell'oscurità e del male. Rifiuta ogni realtà buona e organizzata. La sua unica motivazione è il desiderio di potere e piacere personale; Goldark non vede nulla di sbagliato nel prendere tutto ciò che vuole con ogni mezzo a sua disposizione, il più forte ha il potere di tenere tutto per sé, il debole è destinato a soccombere. Risponde solo a chi si dimostri più potente di Lui, ma è pronto a rimpiazzarlo al minimo segno di debolezza. Egoisti, superbi, altezzosi e perfidi: questi sono i Flagelli del drago delle Tenebre, cavalieri solitari, magus erranti, misteriosi assassini, continuamente alla ricerca di potenza personale, seminano ovunque distruzione e terrore rimpiazzando le leggi con il loro alleato caos, senza criterio e senza rispetto; non si preoccupano affatto di elaborare disegni e progetti per realizzare i propri scopi, semplicemente si gettano nella mischia e sfruttano tutta la loro forza per strappare dalle mani di chi non è secondo loro all'altezza di detenere la supremazia.
Missione: interpreta la sua missione tra i artigli con la convinzione che l'Utopia si raggiunge solo se il potere è nelle mani del più forte, cioè loro!!
Contrapposti: al potere della luce e del bene

Teiris il Drago dell'Acqua

Membri: Messaggeri del Drago dell'Acqua
Allineamento: Puro Neutrale
E' il drago garante dell'equilibrio cosmico e dell'eterna lotta tra il bene e il male, il caos e la legge; come l'acqua appunto si adatta alla superficie sottostante portando tutte le cavità e le irregolarità ad assumere lo stesso livello, quieto e tranquillo può trasformarsi in una furia di onde e tempeste di ghiaccio e neve. Il suo compito è di evitare che qualcuno prenda il sopravvento, che sia il bene o il male non fa alcuna differenza; non mira alla pace, né alla guerra, tipico di Teiris è osservare e pesare gli schieramenti e allearsi con chi sta in minoranza non perchè condivide le sue convinzioni, ma per evitare la supremazia di una fazione. All'interno possono coesistere le classi e le personalità più diverse; infatti Teiris può decidere come meglio agire: può schierarsi direttamente in battaglia armato fino ai denti, fare da paciere tra i due schieramenti (diplomazia) o fomentare segretamente le parti affinchè si combattano: è lungimirante poichè bada all'equilibrio su vasta scala, non nel breve periodo, un equilibrio teso, lo stallo, non un accordo, né il caos.
Missione: interpreta la sua missione tra i artigli con la convinzione che l'Utopia si raggiunge solo se viene costantemente garantito l'equilibrio
Contrapposti: al potere del fuoco e della pace eterna

Mikhal il Drago dell'Aria

Membri: Condottieri del Drago dell'Aria
Allineamento: Legale Neutrale
Drago della legge e della razionalità. Mikhal crede nelle regole e mette al primo posto l'ordine e la disciplina: che persegua il bene o il male non ha importanza, anzi, per Lui non esiste distinzione tra questi due concetti. Freddo e distaccato, padroneggia con disinvoltura e sicurezza ogni situazione; sul suo viso non c'è mai segno di emozione o passione, solo di totale appagamento e serenità. Costante e deciso osserva il mondo nel suo lato spirituale e più puro. Trova nella meditazione profonda la soluzione di ogni problema, tanto chiara e definita che si trasforma in una regola di condotta da seguire alla lettera; il suo è un costante e paziente cammino lungo la via della perfezione totale, dove tutto è dominato dalla legge astratta e ferrea e la natura è finalmente dominata e sottomessa alla ragione.
Missione: interpreta la sua missione tra i artigli con la convinzione che l'Utopia si raggiunge solo se la razionalità predomina sulla natura
Contrapposti: al potere della terra e dell'istinto

Gongos il Drago della Terra

Membri: Guardiani del Drago della Terra
Allineamento: Caotico Neutrale
E' il drago della natura e dell'istinto. Coloro che servono Gongos credono che non esista alcun tipo di ordine in nessuna cosa, comprese le loro azioni. In perfetta simbiosi con la natura tendono a comportarsi esclusivamente in base alle loro emozioni e sensazioni del momento, convinti dell'inutilità e delle leggi e della inconcepibilità delle restrizioni alla libertà. Bene e male sono irrilevanti nelle loro scelte e decisioni. La loro vita è semplice e passionale, il loro stato d'animo mutevole e lunatico, i loro pensieri si rivelano immediatamente sul loro volto. Agiscono in base ai loro bisogni senza preoccuparsi affatto del futuro, hanno inteso che la vera essenza della natura è il divenire, perciò si adeguano a ciò che ogni giorno gli si presenta davanti senza cercare di forzare il disegno naturale in funzione dei loro interessi, visto che l'unica cosa che conta davvero per loro è vivere la propria vita assaporando il lato bestiale della stessa. Data la loro indifferenza rispetto ai valori tradizionali del bene e il male, su di loro non si può fare alcun affidamento.
Missione: interpreta la sua missione tra i artigli con la convinzione che l'Utopia si raggiunge lasciando che tutte le cose seguano il loro corso.
Contrapposti: al potere dell'aria e della razionalità

Leon il Drago del Fuoco

Membri: Campioni del Drago del Fuoco
Allineamento: Neutrale Buono
Drago della pace e dell'interiorità. Semplice, saggio, tranquillo e pacato Leon crede nelle persone e nelle potenzialità che si mostrano nella personalità di ognuno. Ama la solitudine e la quiete interiore, sogna un mondo dove non esistano la violenza e il male, gira disarmato per dare l'esempio e perché non concepisce la guerra. Tuttavia, sapendo che il mondo non è ancora come lo desidera, ha imparato delle tecniche di combattimento a mani nude per difendere sé stesso e il bene. Leon sente in sé e negli altri individui il fuoco interiore della passione e dei sentimenti che, alimentato dalla saggezza, riesce ad abbattere qualunque ostacolo; consapevole di questo potere Leon preferisce dedicarsi alle sue arti in solitudine, cercando dentro di sé la serenità d'animo che gli consente di trovare la pace.
Missione: interpreta la sua missione tra i artigli con la convinzione che l'Utopia si raggiunge solo se ognuno trova in sé la pace senza bisogno di confrontarsi con gli altri.
Contrapposti: al potere dell'acqua e dell'eterna lotta

Reinhart il Drago della Magia

Membri: Discepoli del Drago della Magia
Allineamento: Puro Neutrale
E' il drago della conoscenza e della cultura, la sua vita è votata allo studio e la sua erudizione non ha alcun paragone. Sotto questo drago si possono trovare i più potenti maghi, studiosi e ricercatori esperti di scienze e di arcane arti. Reinhart non prende posizioni nelle lotte, ciò che unicamente gli interessa è acquisire nuove conoscenze, per sè stesso e non per un fine diverso dall'arricchire la sua cultura personale. Non si cura del potere, della ricchezza, né di qualunque altra cosa, anche se incidentalmente si trovasse ad occupare delle posizioni di prestigio sarebbe disposto a lasciare tutto in cambio di una conoscenza superiore, anche se questo comportasse la più infima miseria. Considera il suo sapere come la sua unica ricchezza e sa che diffonderla non la fa diminuire, quindi non trova alcuna difficoltà a portarla a conoscenza di chi glie ne fa richiesta, ma d'altro canto non vede alcun motivo per mostrarla pubblicamente. All'occorrenza può comportarsi in qualunque modo se vede la possibilità di procurarsi nuova conoscenza.
Missione: interpreta la sua missione tra i artigli con la convinzione che l'Utopia si raggiunge solo se ognuno si appaga con la sua conoscenza
Contrapposti: al potere della morte e dell'oblio

Junon il Drago della Morte

Membri: Sicari del Drago della Morte
Allineamento: Legale Malvagio
E' drago dell'oblio e del silenzio. I Sicari del drago della Morte credono nella legge e nelle regole, poiché pensano che la società e l'organizzazione elevano coloro che meritano di comandare così come forniscono una chiara e definita gerarchia tra padrone e servo. A loro non importa se una legge può danneggiare o far soffrire qualcuno, non li riguarda. Legati a Junon da un patto segreto, raramente danno la loro parola, poiché sentono l'obbligo di rispettare gli accordi presi. Una volta data però, la infrangono solo se trovano un modo legale per farlo. Se qualcuno viola la legge rivelando o semplicemente venendo a sapere ciò che non deve, per Junon la soluzione non può che essere una sola: la morte. Spietati e crudeli, freddi e sanguinari, non conoscono mezze misure, per loro il bene è un atteggiamento debole e sciocco, sono convinti che il male domini i cuori di ogni uomo e che possa tenere in pugno l'umanità; controllano e spiano ogni movimento e al minimo segno di rivolta intervengono per immergere nel sangue e nel silenzio chi ha osato trasgredire. La loro occupazione preferita è scoprire ed eliminare fisicamente i nemici di Harsgalt attraverso la loro segreta organizzazione interna di cui nessuno può proferir parola.
Missione: interpreta la sua missione tra i artigli con la convinzione che l'Utopia si raggiunge solo se nessuno viene a sapere più di quanto gli è concesso.
Contrapposti: al potere della magia e della conoscenza

Le abilità dei vari Draghi sono le seguenti:

Wein
Liberare i draghi prigionieri dei nemici di Harsgalt e aiutare quelli in stato di pericolo di estinzione, portandoli alla cittadella

Goldark
Addestrare i draghi al combattimento, studiare le armature, armi e gli equipaggiamenti di volo

Teiris
Censire, studiare e osservare le razze le popolazioni per controllare e garantire che nessuna predomini sull'altra

Mikhal
Gli unici in grado di sorvegliare la cittadella volante per evitare che qualcuno possa sottrarre o corrompere draghi per scopi personali

Gongos
Scovare i falsi draghi e istruire gli esterni alla gilda a interagire coi draghi assegnati.

Leon
Creatori e cercatori di leggende; verificare le leggende sui draghi e andare alla ricerca dei tesori ad esse legati

Reinhart
Studiare la lingua e apprendere nuove magie e conoscenze dai nuovi draghi

Junon
Uccidere i draghi in sovrannumero (vd. Teiris) e eliminare quelli votati contro l'alleanza di Harsgalt


Saluto Ufficiale:  non esiste un solo saluto ufficiale, bensì 9 poiché ogni schiera ne ha uno suo che comprende il nome del drago che essa serve (ad esempio Junon, il drago della Morte, ha il saluto "Shi no Junon", che significa "Junon della Morte")

Sito Ufficiale: http://utenti.lycos.it/stirpedeidraghi/index.htm


ulteriori notizie sulla Gilda