La
sfida di Nathamer
Il
13° Amuleto ed il Libro delle Razze ormai si trovavano al sicuro a Lot, ma
questo non significava affatto che il pericolo fosse diminuito.
Come
veniva chiaramente descritto nel Libro, il 13 Amuleto aveva cercato e trovato 12
Custodi per formare una Compagnia che si impegnasse nella ricerca dei 12 Amuleti
delle Razze.
Ne
cerco’ 4 per difendere, custodire e ricordare:
oiffos,
Prima Custode dell’ Amuleto
Jamal,
Secondo Custode dell’ Amuleto
Shanty,
Prima Custode del Libro
bibendus,
Secondo Custode del Libro
Poi
ne cerco’ 8 per esplorare, combattere e trovare:
Eilanita
– Aquilegia, la Protezione Magica
Wren,
il Contatto e la Guida delle Razze
Cleante
– Rando – Elminster – dryke – Zapata, la Forza: le armi e gli scudi
della Compagnia
Mentre
a Lot l’ Amuleto completava la formazione del gruppo, i Maghi di Nathamer
studiavano il modo per trovare gli Amuleti delle Razze e nelle loro lugubri
caverne, consultando
antichi libri perduti, compivano esperimenti di alta Magia Nera.
Una
notte terribile, mentre tuoni e fulmini si abbattevano inserabilmente portando
solo devastazione e sgomento, purtroppo riuscirono nel loro intento portando a
termine una riproduzione del 13° Amuleto.
Fortunatamente
questa copia era imperfetta e non poteva guidare le forze di Nathamer alla
scoperta degli altri Amuleti, ma nel caso in cui si fosse trovata nei luoghi
dove essi erano custoditi, li avrebbe comunque costretti a rivelarsi.
Il
13° Amuleto, avendo percepito questa attivita’ dei Maghi di Nathamer, fece in
modo di mettere in guardia la Compagnia da lui creata sull’ esistenza di
questa copia nelle mani del nemico.
Una
forza misteriosa spinse i membri della Compagnia dell’ Amuleto a ritrovarsi
nella vecchia Torre della Rupe, il Difensore Jamal teneva il 13 Amuleto e il
Difensore Shanty
portava il Libro delle Razze.
Dalla
Torre si poteva godere di una particolare quanto affascinante visuale della
vecchia Lot e proprio in direzione di essa l’ Amuleto comincio’ a pulsare.
Jamal
sollevo’ al cielo l’ Amuleto e questi creo’ una sfera di luce che avvolse
tutti i presenti; un vortice magico sollevo’ il gruppo dal suolo, mentre tutto
intorno il vuoto si diffondeva cancellando suoni e colori.
Quando
la luce comincio’ ad attenuarsi tutti si resero conto di trovarsi in una
piccola via della Vecchia Lot.
Sotto
i loro piedi era facilemente riconoscibile l’ antico selciato ormai
disconnesso del Vicolo della Signoria e alla loro destra si affacciava imponente
il vecchio palazzo della Biblioteca.
Tutti
ammiravano ammutoliti cio’ che li circondava; trovarsi nella Vecchia Lot
suscitava sempre forti emozioni, sia per chi vi giungeva per la prima volta, sia
per chi ci tornava con il cuore gonfio di nostalgia.
Sulla
sinistra spiccava un’ altro vecchio edificio, il cui grande frontale faceva
chiaramente intuire si trattasse del Palazzo Ducale.
L’
Amuleto comincio’ a pulsare lievemente e la Compagnia decise di farsi guidare
da esso; si procedette dritti fino alla Piazza dell’ Adunanza, con i suoi due
maestosi pozzi sulla destra e sulla sinistra, quello della Primavera e quello
dell’ Estate.
Tutto
era in uno stato di decadente abbandono e questo turbava ulteriormente gli animi
gia’ provati dei nostri valorosi.
In
lontananza, nel Vicolo del Sandalo, stava passando una pattuglia di Orchi e il
gruppo silenziosamente si fermo', utilizzando l’ ombra di un edificio per non
essere scoperto.
La
luce dell’ Amuleto continuava a danzare davanti a Jamal e, non appena
il pericolo fu cessato, si riprese il cammino seguendola.
La
Piazza dell’ Adunanza terminava nel Vicolo della Signoria, il gruppo procedeva
compatto mentre grossi topi osservavano incuriositi facendo capolino da dietro
alcune rovine.
Il
vicolo era ampio e ancora ben lastricato, sulla sinistra si poteva vedere il
vecchio Tempio di Lot mentre sulla destra appariva, come in una visione, l’
incantevole Castello di Doralia.
L’
Amuleto si fece piu’ sfavillante tra le mani di Jamal ed un leggero fascio di
luce si proietto’ sicuro verso l’ ingresso del Castello.
Il
portone ormai sfondato non costituiva un problema, la Compagnia si accingeva ad
entrare quando un Goblin spunto’ all’ improvviso, rimanendo ad osservare
stupefatto dalla presenza di questi inaspettati visitatori.
L’
Ufficiale delle Guardie Elminster lo attacco’ prima che questi potesse dare
l’ allarme e si accese subito un feroce scontro corpo a corpo, risoltosi
fortunatamente con l’ uccisione del Goblin e nessun ferimento.
Subito
dopo tutti entrarono, l’ ampia sala ormai vuota era riccamente decorata con
stucchi ed affreschi; tuttavia guardandola con maggiore attenzione potevano
ancora essere riconosciuti i segni e le tracce di quello che era stato il suo
ultimo utilizzo nella vecchia Lot, il Lazzaretto.
In
fondo alla sala un’ imponenete scalone conduceva ai piani superiori e scendeva
in quelli del sottosuolo.
La
luce illumino’ questa seconda rampa e tutti, con molta cautela, cominciarono a
percorrere gli ampi gradini di marmo che si insinuavavano nei sotteranei.
In
fondo alla scala, dopo alcune rampe, si apriva un lungo corridoio buio che era
stato scavato nella roccia in chissa’ quali epoche passate.
Silenziosamente
e facendo molta attenzione si percorse tutto il corridoio, fino a che questo non
si arresto’ davanti ad una parete rocciosa. Nessuna porta, nessuna uscita.
Esaminando
in maniera piu’ accurata la liscia parete il Difensore Shanty scopri’ l’
incisione del simbolo della Principessa di Lot ed in quello stesso medesimo
istante il Libro tra le sue mani comincio’ a vibrare. Shanty lo apri’.
L’
Amuleto pulsava piano piano e le pagine del Libro cominciarono a scorrere, come
se una mano invisibile le stesse sfogliando; improvvisamente si fermarono e
sulla pagina che rimase in bella vista comparve un simbolo identico a quello
della Principessa.
Sotto
il simbolo a caratteri dorati erano riportate le seguenti parole: << Solo
il suo nome la potra’ aprire >>.
Dopo
un’ attimo di riflessione
il Consigliere
delle Razze
Wren pronuncio’
a chiara
voce: <<
Valia >> !
Un’
eco ribatte’ il nome di Valia varie volte, poi la parete comincio’
lentamente a spostarsi di lato, liberando uno stretto passaggio roccioso.
Ancora
una volta la Compagnia si rimise in cammino, mentre piccole gocce d’ acqua
cadevano dal soffitto bagnando i volti incuriositi dei nostri avventurieri.
Lo
stretto passaggio terminava a picco sopra un piccolo lago sotterraneo e l’
Amuleto continuava a pulsare illuminando leggermente le sue acque torbide.
A
contatto con la luce le acque divennero piatte ed immobili e sulla superficie
cominciarono a delinearsi delle forme che diventavano via via sempre piu’
nitide.
Ora
l’ Amuleto illuminava a giorno tutto l’ ambiente circostante, le ombre che
prima non erano distinguibili si rivelarono essere degli Gnomi incappucciati
vestiti di stracci, intenti nell’ esercizio di pratiche oscure.
Una
figura piu’ alta sovrastava le altre, anch’essa era incappucciata e,
nonostante il suo volto non fosse affatto visibile, era palpabile nonche’
inconfutabile il senso di estrema malvagita’ che da essa scaturiva.
Ghignando
mostro’ al gruppo la copia esatta del 13° Amuleto poi teatralmente la
sollevo’ al cielo esplodendo in una raggelante risata.
Centinaia
di Gnomi incappucciati si inchinarono al loro Signore prima di partire, a
gruppi, in molte direzioni diverse alla ricerca dei 12 Amuleti delle Razze.
L’
alta figura comincio’ ad allontanarsi, ma prima di scomparire si volto’
ancora una volta verso la Compagnia attonita: << LA CERCA E’ COMINCIATA
>> tuono’ sbeffeggiandoli.
Poi
svani’.
Credo
che nessuna arma avrebbe potuto ferire i nostri valorosi in modo tanto profondo
e significativo; la luce dell’ Amuleto si spense lasciando tutto e tutti in un
buio stato di sbigottimento e sorpresa.
Si
decise di tornare velocemente a Lot e si imbocco’ nuovamente lo stretto
passaggio che conduceva al corridoio in pietra.
D’
un tratto fu chiaramente udibile un rumore di passi che scendevano
frettolosamente la scalinata in marmo: 2 Goblin irruppero nel corridoio subito
fermati dall’ Adepto Mago Aquilegia che invoco’ prontamente la magia Grey
Blindness, un’ altro Goblin si getto’ sopra Wren saltando dal corrimano
della scalinata ma tutti gli si avventarono contro eliminandolo.
La
Compagnia risali’ i gradini quasi correndo, era chiaro che di li’ a poco
sarebbero arrivati i rinforzi; dal vuoto salone si poteva vedere facilmente il
portone e cio’ che stava accadendo fuori da esso.
Una
densa nebbia verde cominciava ad avvolgere ogni cosa, chiaro avvertimento
dell’ arrivo degli Skertl.
Richiami
di centinaia di Orchi e Skertl rimbombavano tra mille echi nel salone deserto,
la Compagnia non avrebbe mai potuto farla franca; ma proprio in quel momento
l’ Amuleto ricomincio’ a pulsare leggermente.
Una
forte tensione cominciava a farsi sentire nell’ aria mentre una strana
“presenza” si avvicinava sempre di piu’ all’ ovale che si stava aprendo
grazie all’ Amuleto.
Al
di la’ del varco era chiaramente visibile la Torre della Rupe e i membri della
Compagnia cominciarono ad oltrepassarlo.
D’
un tratto dalla nebbia verde, che ormai avvolgeva ogni cosa limitando la
visibilita’, balzo’ fuori un’ Orco trascinando a terra l’ Ufficiale
Elminster; il Difensore bibendus corse subito in suo aiuto ingaggiando un feroce
scontro.
Contemporaneamente
si udirono dei passi in avvicinamento e una fredda pressione comincio’ ad
opprimere il cuore di Aquilegia, riducendola quasi in fin di vita.
Intorno
all’ ovale si faceva sempre piu’ buio mentre una macchia oscura lo
comprimeva cercando di farlo richiudere.
Una
grande forza era presente e poteva essere facilmente percepita da tutti coloro
che ancora non avevano attraversato il varco.
Quando
Aquilegia fu libera grazie all’ aiuto dei suoi compagni, tutti entrarono
nell’ ovale che immediatamente dopo si richiuse.
La
Compagnia ritrovatasi alla Torre decise di avviare in tutta fretta le ricerche
dei 12 Amuleti, rendendosi conto che Nathamer e le sue forze oscure erano gia’
all’ opera.