Il
Libro delle Razze
L’
Amuleto era finalmente giunto a Lot, ma mancava ancora un elemento per poi poter
cercare e ritrovare gli altri dodici Amuleti: il Libro.
Quando
gli Amuleti delle Razze furono affidati dalla Dea Themis ai capostipiti e da
questi nascosti nelle Terre di Origine, la loro magia si attivo’ per creare
uno scudo prottettivo che avrebbe impedito ai comuni mortali di trovare la via
per giungere fino ad essi.
Naturalmente
i loro custodi capirono che, in caso di necessita’, qualora una grave minaccia
si fosse profilata all’ orizzonte, sarebbe occorso uno strumento in grado di
renderli nuovamente visibili e allora, prima che lo scudo si attivasse,
riportarono in un Libro le formule e le mappe per poterli un giorno ritrovare e
portarli al sicuro.
Ogni
razza scrisse e disegno’ nel Libro, poi questo venne sigillato e affidato ai
Sacerdoti che custodivano il tredicesimo Amuleto per essere nascosto e protetto.
Tramite
un’ incantesimo ogni razza perse la memoria del luogo e dell’ esistenza
degli Amuleti.
La
forza del tredicesimo Amuleto scavo’ nella roccia una serie di stanze
sotterranee, al centro delle quali i Sacerdoti posero il Libro, e l’ Amuleto
creo’ una serie di guardiani che avrebbero
vigilato nei secoli a venire il labirinto sotterraneo.
Completata
ogni cosa la via di accesso venne chiusa.
Ma
una nuova minaccia si faceva sempre piu’ incombente: bisognava riaprire quelle
stanze e riportare alla luce il Libro.
L’
Amuleto sentiva che il pericolo era alle porte e che occorreva fare in fretta,
quindi si attivo’ per fare trovare la via attraverso le stanze sotterranee non
appena senti’ a Corte la presenza di alcuni cavalieri puri di cuore: il
Maresciallo Cleante, il Siniscalco dell’ Ordine del Leone Rampante Elves con i
Cavalieri Rando, TachibanaUkyo e SerJulio, i Difensori dell’ Arcana Saggezza
Shanty e bibendus, l’ Ufficiale delle Guardie Ducali Elminster, il Saggio
Custode degli Anni ilBosca, il cittadino emerito Kaboom e la Principessa delle
Fate Sheila.
Tutti
erano stati spinti a Corte da un forte e strano presentimento, tutti si
guardavano intorno con la consapevolezza che presto qualcosa sarebbe accaduto.
E
infatti …
Mentre
camminava su e giu’ per il salone il Siniscalco Elves aveva notato che una
sezione del pavimento si era mossa, producendo uno strano rumore di “vuoto”;
senza indugiare la sollevo’ e scopri’ con molta sorpresa la presenza di un
pozzo che sembrava essere senza fondo.
Il
Maresciallo Cleante decise di esplorarlo per capire se poteva condurre da
qualche parte; l’ Ufficiale delle Guardie Elminster ed i Cavalieri Rando,
SerJulio e TachibanaUkyo presero una fune e, dopo averla assicurata alla vita di
Cleante, cominciarono a calarlo giu’ verso l’ oscurita’.
Il
fondo effettivamente non si riusciva a vedere ma, ad un certo punto, in una
sezione di parete verticale il Maresciallo scopri’ un passaggio, senza esitare
ci entro’, poi chiamo’ gli altri e si fece raggiungere.
Non
appena il gruppo fu ricompattato ebbe inizio la perlustrazione del luogo: il
passaggio si apriva in una stanza con una scala in pietra che portava sempre
piu’ in basso.
Basto’
un semplice sguardo di intesa e tutti scesero; in fondo alla scala vi era una
stanza vuota con una sola porta, al di la’ della porta un’ altra stanza
vuota e questa volta nessuna uscita.
Il
gruppo, un po’ stranito, torno’ sui suoi passi e ritornando nella stanza
precedente questa volta il Cavaliere TachibanaUkyo, dopo un’ attenta ricerca,
riusci’ a trovare un passaggio segreto; uno alla volta tutti lo percorsero
giungendo in un locale, probabilmente un’ antica armeria, dove era situata una rastrelliera piena di armi con quattro Orchi che gli
facevano da guardia.
Si
ebbe un primo violento scontro, che fortunatamente si concluse senza nessun
ferito dalla parte dei nostri valorosi; dopo avere sterminato il nemico ciascuno
si doto’ di tutte le strumentazioni belliche che poteva portare e la
spedizione riprese.
Il
passaggio proseguiva verso un corridoio che portava sia a destra che a sinistra;
il Maresciallo Cleante scelse la via di sinistra ma, dopo avere percorso appena
pochi passi, cadde in una trappola poco profonda. Tutti lo aiutarono ad uscire e
si prosegui’ ancora in quella direzione, facendo attenzione alla presenza di
eventuali altre botole; il corridoio procedeva per altri sei metri prima di
svoltare.
Cleante,
che guidava e coordinava il gruppo, era come sempre alla testa della fila e non
appena svolto’
l’ angolo venne risucchiato da uno strano vortice magico che, dopo
averlo sballottato per un po’, lo scaravento’ al suolo in uno stato
semiconfusionale.
Non
appena si fu ripreso pote’ subito constatare che, poco oltre, una frana
ostruiva il corridoio, bloccando completamente il passaggio.
Si
esamino’ l’ ambiente circostante: le pareti erano affrescate con dei dipinti
che rappresentavano dei luoghi misteriosi ma familiari, il pavimento di lucido
marmo sembrava non essere stato percorso da epoche lontanissime, ma non vi era
alcuna via d’ uscita e si dovette necessariamente tornare indietro.
Questa
volta al bivio si scelse il percorso di destra.
Lo
stato d’ animo dei membri del gruppo variava di minuto in minuto: stupore per
gli strani ed inspiegabili fenomeni, curiosita’ per quei luoghi cosi’
misteriosi, ma anche disagio, eccitazione e talvolta soffocato timore.
La
parte destra del corridoio procedeva dritta per sette metri, in fondo si
potevano vedere due porte, una frontale e una a destra.
Tirando
una moneta si lascio’ decidere alla sorte, che scelse di prendere quella
frontale; la porta introdusse ad una stanza di 5 metri per 4 e dentro due
Gobline e tre Orchi attendevano il gruppo con le armi sguainate.
Secondo
terribile scontro: un Goblin feri’ il Maresciallo Cleante, un’ Orco
afferro’ il Siniscalco Elves, l’ altro Orco colpi’ il Difensore Shanty con
un martello da guerra, un Goblin feri’ ad un braccio Elves con un pugnale,
un’ Orco colpi’ il Cavaliere TachibanaUkyo con un guanto di ferro mentre
l’ altro attaccava Rando a mani nude.
Tutti
combatterono strenuamente finche’ ogni nemico non venne eliminato; grazie a
delle pozioni guaritrici i nostri avventurieri poterono curarsi e, dopo qualche
minuto di meritato riposo, si rimisero in cammino.
La
stanza successiva sembrava non avere uscita ma sulla parete sinistra una strana
libreria catturo’ l’ attenzione di qualcuno; dissimulata tra le scaffalature
vi era infatti una porta e, dietro
ad essa, una nuova stanza di 4 metri per 4, buia e con una sola porta sulla
sinistra.
Dopo
avere acceso delle torce si scopri’ che al centro della stanza si trovavano
due enormi ragni velenosi ed una Mummia che si avvento' lesta su TachibanaUkyo
cercando di morderlo. Pochi colpi mirati furono sufficienti ad eliminare questo
nuovo pericolo. Ciascuno aveva la netta sensazione di trovarsi dentro un mortale
labirinto, ma, senza indugiare, si procedette ancora una volta e si apri’
anche questa nuova porta.
Un’
altra stanza, molto piu’ piccola, accolse il gruppo; la parete di destra era
occupata da un grosso armadio e di fronte inesorabilmente giaceva un’ altra
porta.
L’
armadio era oscuro ma qualcosa lo faceva apparire particolarmente interessante,
si decise di forzare la serratura ma fu un grave errore,
quasi fatale per qualcuno.
Un
lento vapore tossico comincio’ a fuoriuscire dal suo interno, il Difensore
Shanty e il Custode degli Anni ilBosca ( trovandosi proprio di fronte ad esso )
caddero al suolo colpiti in pieno volto; il Cavaliere Rando trascino’ Shanty
in un’ angolo mentre il Difensore bibendus faceva la stessa cosa con ilBosca,
questo permise ai malcapitati di ricominciare a respirare e riprendere
lentamente conoscenza.
Il
gas letale stava saturando il locale, tutti respiravano affannosamente
nonostante si fossero coperti i volti con pezzi di tessuto di varia natura, a
fatica riuscirono a trascinarsi sui propri passi nel corridio che li’ li aveva
condotti.
Il
corridoio proseguiva in entrambe le direzioni, sia a destra che a sinistra, ma
si scelse di andare per questa seconda via; il percorso procedeva dritto per
qualche metro fino a giungere ad un nuovo bivio, a sinistra un’ altra
deviazione, avanti ancora dritto.
Il
pavimento mostrava i segni indelebili dei secoli e degli innumerevoli passi che
un tempo lo avevano solcato, era strano vedere tutto questo, sembrava quasi di
trovarsi improvvisamente in un’ altra epoca.
Anche
questa volta andando dritti il cammino era bloccato da una frana, quindi si
torno’ alla deviazione verso sinistra.
Dopo
qualche metro una porta; questa si apriva in una stanza buia, ma nel palpabile
silenzio potevano essere uditi senza difficolta’ degli strani sibili, come dei
respiri.
Otto
Goblin si avventarono sul gruppo all’ improvviso: due di essi atterrarono sir
Kaboom, uno colpi’ il Cavaliere SerJulio ad una gamba con una lancia, uno
afferro’ per il collo il Saggio ilBosca cercando di strangolarlo, uno
atterro’ il Maresciallo Cleante con un colpo d’ elsa alla nuca, uno ancora
colpi’ in pieno volto il Difensore bibendus con un pugno.
Lo
scontro fu abbastanza impegnativo e tutti combatterono con grande valore, in
particolare il Difensore bibendus che penso’ a salvare la vita de ilBosca a costo della sua stessa incolumita’.
Eliminati
tutti i nemici la stanza rimase completamente vuota, sulla parete sinistra una
nuova porta; al di la’ della porta ancora una stanza, al centro di essa un
tavolo ed intorno al tavolo altri otto Goblin che attaccarono prontamente il
gruppo non appena ebbe varcato l’ ingresso.
Un
Goblin spinse violentemente Shanty contro una parete mentre un secondo cercava
di colpirla con la spada, un Goblin attacco’ TachibanaUkyo e uno feri’
bibendus con un pugnale; il cavaliere Tachibanaukyo mozzo’ al tavolo le gambe
e queste vennero usate a mo' di bastone anche da chi era rimasto privo di armi.
Altro
violento scontro che grazie alla buona sorte fini’ con esito positivo e senza
ferimenti troppo gravi; le pozioni curative ancora una volta permisero al gruppo
di rimettersi in sesto.
La
stanza aveva due porte, una a sinistra e una al centro; si scelse nuovamente la
via di sinistra, che conduceva ad una piccola cripta antica sorvegliata da due
Scheletri che attaccarono il Maresciallo Cleante.
Eliminato
il pericolo ed esaminata la cripta venne trovato adagiato al suolo un piccolo
scrigno di legno finemente decorato; il Cavaliere Rando, facendo molta
attenzione a non innescare qualche trappola, lo apri’ e venne premiato con 50
monete d’ oro.
Non
avendo la cripta altre uscite si torno’ indietro e questa volta si scelse la
porta centrale: anche questa stanza era sorvegliata da quattro Orchi guardiani,
che non esitarono ad attaccare.
Uno
afferro’ il Cavaliere SerJulio scaraventandolo contro il gruppo e atterrando
buona parte di esso, prontamente parti’ il contrattacco e anche questi Orchi
vennero sterminati.
A
terra furono rinvenuti altri due scrigni di legno della stessa fattura di quello
precedente; quello a destra fu aperto da TachibanaUkyo ma era vuoto, quello a
sinistra tocco’ a sir Kaboom che invece ebbe la fortuna di trovare 35 monete
d’ oro.
Ma
ora ci si trovava decisamente ad un punto morto, nessuna apertura o via d’
uscita era visibile e indietro nessuna stanza era rimasta inesplorata.
Lo
sconforto stava quasi per assalire il gruppo quando il Difensore Shanty,
esaminando attentamente le pareti, trovo’ un piccolo passaggio segreto che si
apri’ davanti ai suoi occhi colmi di speranza; il passaggio era un’
intercapedine e conduceva ad un’ altra porta.
Tutti
entrarono e cio’ che videro non fu per
niente rassicurante: all’ interno di quest’ ultima stanza un trono
molto particolare dominava la parete di fronte mentre al centro, sopra un tavolo
intarsiato con motivi arabescati, un antico Libro rilegato in pelle decorata era
guardato a vista da un’ Orco minaccioso, completamente ricoperto da una
corazza e che brandiva due asce bipenni, una per ogni mano.
Naturalmente
lo scontro fu inevitabile e mentre tutti si accanivano a colpire l’ Orco, pur
rendendosi conto che gli attacchi non riuscivano neppure a scalfire la potente
armatura, Shanty approfittando di un momento di distrazione del guardiano si
impadroni’ del Libro e senti’ subito l’ irresistibile impulso di andarsi a
sedere sul trono, quasi fosse esso stesso a richiamarla insistentemente a se’.
Seguendo
il suo istinto d’ Elfo cosi’ fece e quello che accadde subito dopo,
credetemi, ha dell’ incredibile e del soprannaturale.
Tutta
la stanza si illumino’ di una luce abbagliante che scaturiva dal trono
avvolgendo ogni cosa e ogni essere presente, un tuono esplose fragoroso ed un
vortice magico investi’ tutto il
gruppo sollevandolo temporaneamente da terra. L’ Orco a contatto con la luce
si volatilizzo’ in un batter d’ occhio e il trono comincio’ a ruotare di
lato liberando un passaggio oscuro, unica via di salvezza; nessuno esito’ e
tutti lo attraversarono ritrovandosi dopo pochi istanti nuovamente
nel salone di Corte.
Del
pozzo da cui era partita la spedizione non rimaneva piu’ alcuna traccia, come
se non fosse mai esistito.
Il
Libro venne affidato ai Detentori dell’ Arcana Saggezza che lo portarono nella
loro Biblioteca per studiarlo e capire il motivo per cui li aveva condotti fino
ad esso in modo tanto inequivocabile.
Shanty
Difensore dell'Arcana Saggezza