Erboristi - Il Giardino degli Addii

Era una delle tante notti quiete della cittadella.Il cielo terso lasciava filtrare la luce delle stelle che illuminava i viali del giardino creando affascinanti giochi di luce con le fronde degli alberi e l’acqua zampillante nella fontana.

Ma qualcosa era diverso: nell’apparente calma dei giardini gruppi di persone si riunivano a poco a poco organizzando carri,preparandosi a partire ed a lasciare l’amato regno.

Gli Erboristi stretti attorno ad una tavola con un rinfresco approntato per il commiato,i teatranti affaccendati sotto il palco allestito per quella che per alcuni di loro sarebbe stata l’ultima rappresentazione nella cittadella.

Mormorii,pianti,fischi,emozioni,tante emozioni serpeggiavano fra il verde degli alberi immoto spettatore di questi addii.

I teatranti,scortati dai mercenari, fra le lacrime si separavano ,lacrime rese ancor più amare dalla repentina decisione del commediografo Ricciarda di non lasciar la propria terra;maschere,attrici,commediografi salivano sul carro singhiozzando salutando i colleghi che il granducato tanto nel cuore avevano da non volerlo lasciare per alcun motivo .Uno scossone ed il carro partiva ,scortato dai mercenari,portandosi via quell’alito d’arte che la cittadella contraddistingueva.

Ma anche gli Erboristi erano giunti all’epilogo:Lorraine,Odyle,Kemikal,Avvelenata ed altri si raggruppavano all’esterno dei giardini ove i cavalli attendevano pazientemente.Faticoso raduno che più volte veniva sollecitato dalla Custos Odyle ,a sua volta dilaniata dall’emozione per i confratelli che partire non desideravano,la quale invano tentava di convincere il precettore MilenaKovich ad unirsi a loro.Così come Lorraine,restia agli addii,che più volte invitava accorata l’amica Milena Kovich ad unirsi a loro ma senza risultato.MilenaKovich,pur straziata,restava ferma nella propria decisione di non lasciare il granducato e con commozione affidava i “suoi erborini”al precettore Kemikal.
Kemikal il mannaro,Kemikal il majoci,Kemikal il padre che tentava di portare con sé la figlia Marixe,il primo musicante,arrendendosi di fronte all’amore della stessa figlia per il granducato e per un giovane mercenario,;Kemikal il nonno che con commozione abbracciava e baciava la nipote Desireh,giunta solo all’ultimo momento ai giardini con la piccola figlia in braccio dormiente,che affannata correva ai giardini per salutare i colleghi erboristi;Kemikal il precettore che la via delle stelle decideva di seguire partendo alla volta di altre terre .

E così fu.La partenza tanto agognata ma anche temuta si affacciava sul gruppo degli erboristi ormai pronti che con coraggio lasciavano la loro terra sempre consapevoli del loro tesoro così come Lorraine ,all’ultimo momento, diceva a Milenakovich.A Garsavra ho trovato un tesoro..gli erboristi Milena custodite questo mio ultimo insegnamento.

E le cavalcature presero a muoversi.

Ipnovel
Adepto dell’Arcana Saggezza