Dal Presidio alla vecchia Lot: la Bottega delle Armi



Da giorni il Depositario del Mistero Althair stava cercando di capire quale fosse il punto dal quale passavano le forze di Honorius, di istanza nella vecchia Lot, per raggiungere ed unirsi alle truppe di Nathamer negli attacchi al Presidio dell’ Esercito.

 

Mentre Nathamer era accampato dietro alla collina posta di fronte al Presidio, le forze di Honorius erano tutt’ ora acquartierate nella vecchia Lot e le si potevano facilmente scorgere dalla Torre della Rupe dei Suicidi.

 

Escluso un loro spostamento tramite l’ uso della magia, che Althair considerava troppo dispendioso, rimaneva solo la possibilita’ che un passaggio unisse la citta’ alla pianura davanti al Presidio; fu proprio pensando a queste cose che ivi si diresse un pomeriggio, verso il calare del crepuscolo.

 

Dopo averne lungamente parlato col Maresciallo Cleante, Althair chiese ai presenti se c’ erano volontari disposti a seguirlo in una spedizione esplorativa: tutti accettarono con entusiasmo e subito si organizzarono per una sortita dal Presidio.

 

La spedizione, pur avendo come scopo la semplice esplorazione, era abbastanza numerosa e sufficientemente armata da non dover temere gli attacchi delle pattuglie di Nathamer. Tra i componenti si potevano contare: i Marescialli Cleante, Scaurus ed Icarus, il Brigadiere Reptile ed il Lanciere LunaOscura, il Difensore dell’ Arcana Saggezza Shanty, l’ Adepto Saggio Kander, la Guardia Scelta Elminster, la Principessa delle Fate Sheila, il Cavaliere delle Fate Wald, il Primo Nero Scelto Andhor, il Maestro d’ Alleanza Azriell e, per i Leoni Rampanti, il Priore Falcor ed il Cavaliere Rando.

 

Althair si concentro’ profondamente e le mappe della vecchia Lot tornarono limpide nella sua memoria, quindi comunico’ a tutti che dalla parte sud del Presidio partiva un sentiero che, dopo avere attraversato una valle, avrebbe condotto proprio all’ antica Lot.

 

Dopo avere controllato che non vi fossero forze nemiche in perlustrazione, i componenti della spedizione partirono e la missione ebbe inizio.

 

La valle a sud era sgombra da alberi e l’erba cresceva molto alta; il suo attraversamento procedette senza che nessuna forza avversaria si accorgesse della sortita ed il gruppo, in breve tempo, raggiunse la parete rocciosa a sud della pianura che circondava per tre lati il Presidio.

Dopo un’ attenta ricerca, in quanto le rocce sembravano prive di qualsiasi apertura, finalmente si riusci’ a scorgere una spaccatura   perpendicolare   che   si   incuneava  all’ interno della parete.

 

La pioggia battente riduceva di molto la visibilita’ e rendeva il sentiero viscido e scivoloso; il gruppo procedeva in fila indiana, cercando di fare silenzio, per non essere avvistati o sentiti dal nemico. Il sentiero nella parte iniziale si presentava stretto e tortuoso; le voci dei membri della spedizione, per un curioso gioco di echi, venivano portate lontano … forse troppo lontano, forse fino alle orecchie del nemico.

 

Poco piu’ avanti il sentiero si allargava fino a raggiungere una larghezza di una decina di metri, formando una gola; sul fondo scorreva un piccolo ruscello, che, in caso di pioggia persistente, si sarebbe sicuramente tramutato in un tumultuoso torrente.

 

Alla fine della gola, dopo avere attraversato un’ altra spaccatura nella roccia, il gruppo si trovo’ d’ un tratto ad osservare le case della vecchia Lot, adagiate un centinaio di metri piu’ in basso e raggiungibili scendendo con precauzione tra le rocce.

 

La maggiorparte degli appartenenti alla squadra la videro per la prima volta … tutti provavano una forte emozione. Avvolta nella pioggia, le case potevano a malapena essere scorte; ma tutto sembrava tranquillo e si decise di proseguire.

 

Il gruppo si calo’ con precauzione tra le rocce, uno alla volta, per non creare smottamenti, e dopo avere raggiunto il fondovalle e attraversato una piccola pianura, arrivo’ alle prime costruzioni della vecchia Lot. Ognuno si guardava avidamente intorno quasi come per imprimersi nella memoria ogni piu’ piccolo particolare.

 

Le case erano visibilmente segnate dalle intemperie. Superato il Palazzo delle Arti si decise di esplorare la vecchia Bottega delle Armi.

La Bottega era ad un piano e una grande porta ne consentiva l’accesso.

 

Il Depositario Althair e qualcun altro rimasero fuori ad esaminare le case e a controllare che non giungesse nessuno, gli altri entrarono dalla grande porta, che era aperta. Agendo con molta circospezione  in breve tutti furono all’interno  e guardandosi intorno fu presto evidente che la Bottega era stata saccheggiata: non vi era rimasto piu’ nulla, ne’ armi, ne’ null’ altro.

 

All’ interno della Bottega vi era ancora la vecchia fucina, il Difensore Shanty si avvicino’ per esaminarla e scopri’ che sul fondo vi era una piccola porta con la serratura sfondata. La porta venne aperta e tutti notarono uno scintillio al suolo; con molta cautela si cerco’ di capire di cosa si trattasse: era una piccola scatola in legno con il coperchio. Molti erano convinti si trattasse di un tranello e guardavano senza fare nulla, finche’ la Guardia Scelta Elminster la prese e, rivolgendone l’ apertura dalla parte opposta del gruppo ( nel caso fosse scattata una trappola ) la apri’: trovo’ invece una pozione Forza da 3 punti.

 

Althair suggeri’ di proseguire e di andare a verificare se dopo tanto tempo esistesse ancora il Pozzo del Fato.

Tutti lo seguirono e riprese il cammino … a fianco della Bottega delle Armi si poteva vedere la vecchia sede dell’ Araldo che si affacciava sul Parco dei Ciliegi, mentre una leggera nebbia verde si stava alzando tra le case.

 

Il Parco dei Ciliegi confinava con la Piazza della Gogna; la squadra’ la attraverso’, poi svolto’ nel Vicolo dei Lamenti e infine giunse al Pozzo del Fato, ingresso delle vecchie Fogne di Lot.

 

D’ un tratto la nebbia si infitti’. Qualcuno si affaccio’ nel Pozzo e dalla sua sommita’ noto’ la presenza di una lunga scala.

Il Maresciallo Cleante si congratulo’ con Althair; le sue ipotesi  erano state verificate e le sue supposizioni si erano rivelate corrette: dunque il nemico giungeva al Presidio, utilizzando la nebbia come copertura, percorrendo in senso contrario il loro stesso cammino.

 

In quello stesso istante si senti’ fuoriuscire dal Pozzo il richiamo di uno Skertl  e si decise subito di tornare indietro; ma nel frattempo si vide giungere dal ponte di legno una pattuglia di sei Goblin, comandata da un’ Orco.

 

Dal Pozzo si moltiplicavano i richiami degli Skertl mentre l’ Orco lancio’ un grido di allarme; si ebbe un primo feroce scontro.

Il Primo Nero Scelto Andhor fu attaccato da due Goblin e molti andarono in suo aiuto.

Una prima grossa forma fuoriusci’ dal Pozzo e si levo’ in volo nella nebbia sempre piu’ fitta; in citta’ risuonarono grida di allarme e altri Skertl uscirono dal Pozzo volando, pronti ad attaccare.

 

Un Goblin, spuntato all’ improvviso dalla nebbia attacco’, ferendolo, il Cavaliere delle Fate Wald; contemporaneamente due topi enormi minacciavano l’ Adepto Saggio Kander: il Difensore Shanty accorse in suo aiuto e vennero eliminati. Un altro Goblin si avvento’ sul Lanciere LunaOscura, trafiggendola con  un pugnale.

 

Il nemico aveva adottato questa tecnica: molti piccoli attacchi mirati, sferrati quasi contemporaneamente l’ uno all’ altro, in modo da impegnare il maggior numero possibile degli appartenenti alla squadra.

 

Un grosso topo morse la Principessa delle Fate Sheila, proprio mentre il suo Cavaliere era impegnato in un’ altro  combattimento.

 

Appena fu possibile comincio’ la ritirata, con le forze di Honorius che diventavano ogni istante sempre piu’ numerose. Il gruppo riusci’ ad aprirsi la strada combattendo fino alla spaccatura nella Roccia, ove si organizzo’ una postazione difensiva per coprire la ritirata di tutti dalla vecchia Lot.

 

Un Goblin si lascio’ cadere da un tetto, atterrando il Difensore Shanty che, subito prontamente aiutata da due valorosi, rimase illesa. Il Maresciallo Cleante venne attaccato da altri due Goblin, proprio mentre uno Skertl uscito dalla nebbia afferrava il Maestro d’ Alleanza Azriell.

 

Un pandemonio nel giro di pochi istanti: una freccia di un’ arciere Goblin feri’ alla mano Sefirot, un’ Orco si avvento’ sul maresciallo Scaurus (col quale ingaggio’ un feroce corpo a corpo), uno Skertl pianto’ gli artigli sul Priore Falcor atterrandolo …

 

Tuti combatterono duramente e con grande valore per riuscire ad attraversare la gola e raggiungere la pianura davanti al Presidio.

La nebbia avvolgeva ogni cosa e dalla vecchia Lot continuavano a spuntare decine di Orchi e Goblin all’ inseguimento.

 

Finita la risalita tra le rocce si doveva ripercorrere la valle, anch’ essa completamente avvolta dalle nuvole; ma sfortunatamente nonostante la pioggia battente il gruppo fu avvistato dalle pattuglie di Nathamer e anche qui si accese un’ aspra battaglia.

Le forze di Nathamer riconobbero la Principessa Sheila e cercarono ripetutamente di rapirla; il Cavaliere delle Fate Wald, ferito ed allo stremo delle forze, fu costretto ad  affidarla alla Guardia Scelta Elminster.

 

Il Priore Falcor creo’ con la sua magia un’ immensa palla di fuoco e grazie alla sua abilita’ gli inseguitori vennero temporaneamente dispersi.

Passarono solo pochi attimi e subito un’ altra pattuglia di Fanti si diresse verso il gruppo; la pioggia ricopriva tutto con il suo manto ed i Fanti cercarono di tagliare la strada alla squadra prendendoli alla sprovvista: nuovo aspro scontro …

 

Un arciere Gnomo, sbucato all’ improvviso dall’ erba, colpi’ il Lanciere LunaOscura; il Depositario Althair fu atterrato da una lancia di un Fante, che gli perforo’ un polmone riducendolo in fin di vita.

 

Due Fanti di Nathamer afferrarono la Principessa delle  Fate, mentre altri tre pugnalavano alla schiena la Guardia Elminster che la stava difendendo a costo della sua stessa vita. Il Difensore Shanty si avvento’ come una furia sui rapitori, riuscendo a liberare Sheila e a condurla in salvo al Presidio.

 

Grazie al valore di tutti ed all’ appoggio delle forze del Presidio, che tenevano il nemico sotto il tiro di catapulte e balestre, finalmente i componenti della spedizione riuscirono a riparare all’ interno delle mura e a porsi in salvo.

 

Shanty
Difensore dell'Arcana Saggezza