ARMAMENTI IN DOTAZIONE ALL'ESERCITO DUCALE DI LOT Scritto e redatto dal Difensore dell'Arcana Saggezza Iceblood Rainwish
ARMATURE
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Esistono vari tipi di armatura forgate dai fabbri Lottiani.
COTTA D'ARME: una veste di maglia fatta di tanti piccoli anelli intrecciati. La cotta pesa all’incirca quattordici chilogrammi ed e' aperta sulla parte inferiore, sia avanti che dietro, in modo tale da permettere al cavaliere di stare a cavallo.
COTTA D'ARME COMPLETA: oltre al rivestimento in maglia del dorso vennero aggiunte in copertura le mani, le braccia, i piedi e un cappuccio di maglia per proteggere il capoMAGLIA DI FERRO: fatta interamente di piastre di metallo scoperta. Robusta ma anche flessibile, cosi un colpo di un’arma pesante poteva provocare la rottura delle ossa senza rompere o strappare la maglia di ferro.
A PIASTRE: ha delle robuste piastre con una superficie curva e liscia che fanno si che le punte delle armi schizzino via.
Un’armatura pesa in genere tra i venti e i venticinque chilogrammi, un peso che viene distribuito su tutto il corpo. Il cavaliere puo' muoversi facilmente anche se indossa una armatura completa.
In certi casi l’armatura puo' diventare però molto stancante, basti pensare che sotto il sole o sotto gli sforzi fisici essa si surriscalda e trattiene calore.
Alcune armature possono essere, mediante il calore, dipinte oppure colorate di blu (come nel caso delle amature dell'Esercito di Lot). I bordi a volte vengono decorati con bordature di rame, lamierino, o addirittura con oro e argento (come nel caso delle armature dell'Esercito di Lot dove vi impresso in oro il simbolo del Gran Ducato, per l'uniforme da cerimonia oltre al simbolo del Ducato sono impressi in oro e argento anche i gradi di ogni soldato). Su queste bordature potevano essere incisi dei disegni all’acquaforte con acido e in certi casi decorati in oro.
L'Esercito di Lot ha in dotazione ogni tipo di armatura per qualsiasi evenienza.
L'assetto da battaglia dell'esercito comprende questo tipo di protezione a livello di armatura:
- fanteria e astati, che sono quelli che dovranno affrontare maggiormente il nemico nel corpo a corpo, sono dotati di una corazza di piastre completa
- gli arcieri ed i balestrieri, che hanno bisogno di maggior mobilita', sono dotati di una cotta d'arme completa o al massimo di una maglia di ferro
- gli ufficiali sono attrezzati genericamente con una corrazza pesante a piastre ma dipende anche dal loro ruolo nel comando
- l'armatura di ordinanza e' una cotta d'arme completa, cosi' come l'alta uniforme con ripostati i gradi in argento per i sottoufficiali ed in oro per gli ufficiali e molto ben ornata.
LANCE
La lancia fa parte della vasta serie di armi in asta, cioè quelle costituite da una lunga asta.
La lancia e' formata da un asta di legno, in genere si usano legni molto resistenti ma flessibili, in modo da rifurre la possibilita' di rottura dell'arma stessa. La punta e' genericamente forgiata dai fabbri in ferro e viene fissata alla sommita' dell'asta con chiodi di ferro inseriti a caldo e ripiegati, poi viene anche legata con una corda di canapa.
Alcune armi derivavano da attrezzi agricoli, tipo falcioni, forconi ecc., altri invece da armi da caccia ed e' proprio il caso della lancia, ma mentre nella caccia viene usata spesso come arma da lancio nell'esercito non e' cosi'.
Nell'Esercito Ducale di Lot viene utilizzata dagli astati per bloccare le cariche della cavalleria avversaria. I soldati si mettono in posizione di difesa puntando la base della lancia in mezzo ai loro piedi, poi volgono la punta in avanti con un'inclinazione dal terreno di circa 45 gradi. Il soldato rimane poi in posizione inclinata all'indietro per poter reggere all'impatto e per poter fare da appoggio all'arma.
MAZZE e PICCHE
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La mazza e' nata da un comune randello o clava. Inizialmente la mazza aveva la testa sagomata a creste, così da concentrare la forza su una superficie ristretta.La primitiva mazza e' stata resa micidiale da una ferratura: e' costituita da una corta impugnatura piegata a tubo a cui si saldano le punte che costituiscono la testa.
Vi sono poi altri tipi di mazze quelle snodate ad esempio, in cui una o più teste, fornite di punte acuminate, sono collegate da una catena di ferro. L’effetto del colpo e' moltiplicato dalla rotazione impressa dal braccio.
E' un’arma terribile, se il cavaliere non riesce ad evitare il colpo o ad attutirlo con lo scudo rischiava la vita.
Anche il martello o "picca" e' un’arma costituita dal manico di un legno molto resistenre e di una testa, formata da un lato da un appuntito becco di ferro e dall’altro da un blocco foggiato a martello.
Nell'Esercito di Lot le mazze sono utilizzate in alcuni frangenti dalla fanteria mentre le picche possono essere utilizzate dagli astati per bloccare l'avanzamento della cavalleria nemica in modo da avere un'arma a punta ed un potente martello per il combattimento in mischia.
SPADE
L’arma più importante del cavaliere e' la spada.
Molte volte e' un’eredità trasmessa di generazione in generazione, e in battaglia significa avere la vita nelle proprie mani.
Comune a tutte le spade le parti che la compongono, eccone una descrizione generica:
L'elsa: Questo nome va attribuito alla barretta che divide, in basso, l’impugnatura dalla lama, e che si è venuta progressivamente arricchendo di archetti e di arresti, di ponti, rami e anelli, i quali permettono l'ingaggio della lama avversa e, soprattutto della mano.
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Lama: la stessa ha sempre un’anima, ottenuta, in genere, forgiando (cioè battendo e ribattendo) una lamina di ferro dolcissimo e una di acciaio, ripiegate più volte su se stesse. All’anima venigono saldati due bordi d’acciaio, destinati a costituire il doppio « filo » e la punta, ossia le parti taglienti.
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Terminata la spada, il maestro armaiolo e forgiatore di spade, eseguiva il collaudo alla presenza del cavaliere. Fa tenere saldamente in mano del garzoncello di bottega, una normale mazza di ferro da combattimento, e con un colpo di spada tronca nettamente il manico della mazza. Poi presenta il filo della spada al cavaliere, facendo osservare che nessuna ammaccatura e rottura si e' fatta sul filo stesso. L’ultima prova e' quella detta “dell’incudine”: l’armaiolo batte la lama di piatto a metà della sua lunghezza sullo spigolo dell’incudine, e, ripresentando la lama al cliente, fa osservare come nessuna piegatura o gobbatura risultasse sulla sua linearità.
Di spade ne esistono di diversa fattura.
Le prime che sono state forgiate e tutt'ora esistenti ed utilizzate anche dall'Esercito di Lot sono larghe e a doppio taglio. Con il diffondersi delle armature a piastre si sono create spade più lunghe e sottili adatte a colpire di punta in modo tale da infilarsi nei piccoli e sottili spazi presenti tra una piastra e l’altra. Avendo la lama più lunga e diventando quindi la spada più pesante si e' dovuto ricorrere spesso all'uso della seconda mano per sorreggerla. Queste sono dette spade a una mano e mezza o bastarde.
Di solito la spada presenta una scanalatura sulla parte centrale della lama che la rende leggera e più resistente.
Esistono anche spade che non presentano la scanalatura centrale hanno una più efficiente lama a sezione romboidale, molto più rigida e quindi più efficace nello scaricare la forza del colpo.
Esiste anche la spada a due mani che e' l'esatta versione ingrandita della spada normale.
Grazie al suo peso e al suo sistema di impugnatura puo' arrecare colpi di immensa forza. Questo tipo di spada richiede molta forza ed abilita' nel maneggiarla, spesso il cavaliere o il soldato la porta appesa alla sella del suo destriero in aggiunta alla spada normale.Le spade sono ben bilanciate e quindi facili da gestire ed utilizzare per chi ovviamnete e' allenato al loro utilizzo. Infatti il peso totale dell’elsa, del pomo e dell’impugnatura era equivalente al peso della lama.
In genere la spada e' completa di fodero in legno, ricoperto spesso di pelle.
Facendo un riassunto stringato delle tipologie di spade si puo' dire che tutte vengono racchiuse in due famiglie generiche:
- ad una mano per colpire di taglio,
- spade lunghe a due mani per colpire in profondità
Ogni soldato dell'Esercito Ducale di Lot e' fornito di una spada. Si deve pero' specificare che la fanteria a seconda anche delle battaglie puo' fornirsi di vari tipi di spada anche se normalmente vengono utilizzate le spade bastarde in concomitanza con lo scudo. I soldati atti ad utilizzare le armi a distanza sono forniti di una spada d'ordinanza del tipo normale ad una mano, nel caso si dovessero trovare allo scontro fisico, sono privi pero' di scudo. Gli ufficiali sono forniti di spada d'ordinanza con una spada bastarda ed uno scudo. In ogni caso l'Esercito di Lot non vieta l'utilizzo di spade personali, magari ricordi di famiglia o di fattura particolare o pregiata, per questo sara' comune trovare un soldato Lottiano che chiama con nome proprio la sua spada.
ARCHI
L'arco costituito da un’asta di legno a forma di D, alle cui estremità, più sottili, sono presenti degli incavi necessari per fissarvi la corda di canapa.
Generalmente, per la sua fabbricazione, viene usato il legno di tasso, ma anche quello di olmo, nocciolo, frassino e altri ancora.
Vari sono i tipi di arco, ma il più noto è sicuramente l’arco lungo ricavato da un ramo flessibile di legno di tasso alto all’incirca quanto l’arciere che deve utilizzarlo.
Un arco lungo da battaglia e' in grado di scagliare una freccia a trecento metri di distanza e di perforare una corazza di maglia; ciò, chiaramente, richiede una forza non indifferente da parte dell'arciere.
Durante i combattimenti ogni arciere ha con sé circa una dozzina di frecce e quando le termina, puo' fare rifornimento sui carri al seguito.
Le frecce possono essere di vario tipo a seconda della loro funzionalità; ad esempio sono alettate quando devono essere scagliate contro gli animali, a stiletto invece quando devono perforare una corazza a piastre.
Per costruire una freccia un esperto impiega circa un ora e tre quarti e vengono usati molti tipi di legno, circa dodici, ma quello più utilizzato in assoluto e' senza dubbio il pioppo.
In formazione gli arcieri dell'Esercito Ducale di Lot si pongono in difesa della fanteria e degli astati per diminuire le forze nemiche prima dello sconto diretto sul campo ed in ogni caso per rallentarne lavanzamento.
BALESTRE e BALESTRE PESANTI
La balestra e' costituita da un arco detto braccio, collegato perpendicolarmente ad un’asta di legno ed azionato, per il ricarico dei dardi, da una manovella che tende la corda, opportunamente fissata mediante un gancio. Rispetto all’arco, la balestra e' molto più precisa e potente, ma anche molto più lenta da ricaricare e pertanto viene spesso utilizzata nei castelli o nelle fortificazioni dove questo difetto assumeva poca importanza, in quanto il tiratore all’interno delle mura ha piu' tempo per armare la balestra.
In precendeza per evitare gli inconvenienti causati da questo difetto, il tiratore aveva disposizione due balestre ed era affiancato da un’aiutante il cui compito e' quello di ricaricare l'arma.
Con l’introduzione del martinetto, un attrezzo munito di una manovella di avvolgimento e di un dente di arresto, e' ora possibile ricaricare l’arma anche stando a cavallo.Per le balestre pesanti il discorso cambia, la loro grandezza impone ancora e comunque, nonostante la presenza del martinetto, un ritardo ed una difficolta' di caricamento notevoli e quindi spesso e volentieri i balestrieri che utilizzano quest'arma hanno un aiutante per caricarla.
Per poter lanciare la balestra pesante e' dotata di un punto d'appoggio chiamato banco. Il banco e' un asse di legno fisso e robusto atto ad ospitare la posata della balestra.
La balestra pesante si carica appunto con il martinetto e viene posta armata sul banco. La balestra ha una specie di calcio che il balestriere appoggia alla spalla quando prende la mira ed all'altra estremità una ghiera per assicurare l'arma al banco. Presa la mira il balestriere agisce sulla leva di scatto e la freccia vola verso il bersaglio.In formazione i balestrieri dell'Esercito Ducale di Lot si pongono in difesa della fanteria e degli astati per diminuire le forze nemiche prima dello sconto diretto sul campo ed in ogni caso per rallentarne lavanzamento.
Le balestre pesanti sono in dotazione all'Esercito Ducale di Lot e sono presenti al presidio NE schierate sui bastioni in protezione del Gran Ducato.
BALISTE
La balista e' arma pesante. La balista ha lo scheletro in legno. La sua forma ricorda proprio quella di una balestra di enormi dimensioni con fissate al suo estremo due ruote per renderla mobile. Il grosso arco e' costruito con un legno molto flessibile e la corda e' di cananapa. I dardi sono almeno dieci volte piu' grandi di quelli di una balestra normale. Il dardo viene caricato utilizzando delle guide in metallo poi viene tesa la corda tramite un mulinello posto all'estremo opposto alla part di lancio.
Il caricamento e' molto lungo e laborioso quindi puo' succedere che il soldato o cavaliere che utilizza quest'armamento abbia un aiutante che carica ogni volta il dardo. Il proiettile ha una gittata molto lunga ed una capacita' distruttiva molto elevata.Le baliste sono in dotazione all'Esercito Ducale di Lot e sono presenti nel Presidio NE sopra ogni torre di presidio (le torri sono cinque disposte lungo il perimetro della fortificazione) a difesa del Gran Ducato.
TRABUCCHI
E' una spece di fionda gigante. La struttura e' di legno, al braccio sono fissate delle corde di canapa con un grosso cucchiaio posto ad un'aestremita' del braccio che serve a contenere il proiettile (in genere massi che possono arrivare fino a sei quintali). All'altra estremita' del braccio e' attaccato un grosso blocco in legno che serve da peso per dar forza al lancio. Il braccio viene teso tramite un meccanismo di tensione di corde reso possibile da due grossi coni di legno.
Nonostante consentono lanci molto precisi, questi ordigni non sono spesso utilizzati per aprire dei varchi nelle cinte difensive. Lo scopo principale e' infatti quello di danneggiare gli edifici interni alle fortificazioni e, soprattutto, di procurare un forte trauma psicologico al nemico, cannoneggiandolo giorno e notte per indurlo ad arrendersi. Il tiro non viene quindi concentrato in unico punto specifico, bensì indirizzato su tutta l'estensione del bersaglio.Il Trabucco non e' costruito con una base mobile, come puo' essere una catapulta, spesso questo tipo di armamento viene montato sul posto della battaglia dai genieri e poi smontato al termine, a volte gli viene anche dato fuoco, in occasioni di ritirata ad esempio, per far si che non cada nelle mani nemiche.
I trabucchi sono in dotazione all'Esercito Ducale di Lot e sono presenti nel Presidio NE a difesa del Gran Ducato.
CATAPULTE
La catapulta e' fatta di legno molto robusto, in genere noce, tranne il braccio costruito con un legno molto piu' felssibile. Essa basa il proprio funzionamento sul principio dell'elasticità alla torsione delle corde.
La catapulta conosciuta come "mangano", lancia con tiro arcato grosse pietre da 100, 200 o più libbre. E' costituita da due montanti, fissati a un telaio orizzontale, fra i quali e' attorcigliata una matassa di corda nella quale si inserisce l'estremità inferiore di un braccio. Il braccio ruota dal basso verso l'alto; ha la parte superiore foggiata a cucchiaio per contenere le pietre. Al momento del lancio il braccio, fissato orizzontalmente, viene liberato e ruota; una traversa posta fra i montanti lo ferma bruscamente per ottenere il lancio della pietra.
La catapulta "petriera" e' simile a quella "mangano"; ha una intelaiatura di maggiore robustezza; ai montanti sono applicati due settori dell'arco che rafforzano l'azione delle funi. Arrestando la rotazione del braccio in diversa posizione si ottengono getti più o meno arcati e, per i modelli più leggeri, anche tesi.
Le catapulte sono in dotazione all'Esercito Ducale di Lot e sono presenti nel Presidio NE a difesa del Gran Ducato.
ARIETI
E' usato come strumento d’urto per abbattere porte o creare brecce nelle mura durante gli assedi.
È costituito da una trave molto grande avente all’estremità una grossa scultura in legno o in bronzo spesso a forma di ariete per evocare il modo di attacco a testa bassa.
La trave e' manovrata da più uomini, ma talvolta per evitare oscillazioni e' anche sostenuta da una struttura in legno o semplicemente poggiata su carri.
L’ariete viene chiamata anche Montone o Gatto, ma molto più frequentemente Rompimuro.
Questa arma non e' ancora stata utilizzata dall'Esercito di Lot e ne sono stati costruiti pochi ad oggi. Viene presa ora in grande considerazione per i futuri attacchi che l'esercito ha in studio per liberare le province di Lot dagli assediamenti di Nethamer.