Una Splendida Serata di Festa…la Festa del Synodus
 

Un grande salone adibito a festa riceveva i numerosi Lottiani…le splendide decorazioni e la cura dei particolari delle tavole e degli oggetti non faceva altro che rendere ancora più magica l’atmosfera.

Raggiunta la sala e unitami ai miei Confratelli Saggi, ho dovuto strizzarmi un paio di volte gli occhi in quanto non mi sembrava vero veder Soldati, Guardie, Stregoni, Cavalieri Neri e così via…riuniti senza discussioni o battaglie…

Il clima festoso era palpabile…era una ventata di allegria per tutti.

Mi guardavo attorno e non vedevo altro che persone serene, sorridenti…Cavalieri che si inchinavano alle eleganti Dame…udivo una musica di cembali ed arpe dalle sale adiacenti…e il brusio dei continui saluti sembrava andasse a tempo di questa melodia.

L’attenzione fu richiamata dal Magister Tenebrarum Elizabeth che ricordò il motivo della festa…la Sconfitta del Verme di Kmuth…quel verme che per lungo periodo, mise in ginocchio parecchi Vampiri.

Gli invitati presero posto ai tavoli…a mio parere, anche sotto gli sguardi seriosi di alcuni astanti, anche di quelli dai cuori più duri…si nascondevano sorrisi di gioia per l’evento; era impossibile non farsi travolgere da quello che accadeva.

Nella sala da pranzo, sedevo al fianco del Sommo Althair e degli altri Confratelli, i teneri MonicaP e axe e la sempre elegante Myriam; i bordi delle pregiate tovaglie in avorio, richiamavano il color del sangue; delle splendide composizioni di fiori accompagnavano ogni leccornia posizionata in ordine di portata…e la luce lievemente ambrata e soffusa della sala del banchetto, conciliava la conversazione.

Dei valletti servirono del Cartizzelot in splendidi calici blu…il momento dei brindisi era vicino…se ne susseguirono ben quattro…uno in onore del Conte Thorm, l’altro al Synodus Sanguinis, il successivo ai Primogeniti e l’ultimo a tutte le Rispettabili Gilde che hanno supportato il Synodus…tutti e quattro innalzati, con sonori colpi sul tavolo per richiamar il silenzio, dal Cavaliere Nero Vordulak…

…il suono dei cristalli che risuonava nella stanza era accompagnato dal eco degli inni…si può proprio dire che ogni cosa era perfetta…!!!

La cena proseguiva…era una vera e propria sfilata di pietanze…e come per le tutte le cose buone e belle, il tempo è volato; al termine della cena vi era una ulteriore splendida sorpresa …uno spettacolo organizzato dai Teatranti, L’ “Intervista col Vampiro”.

E come per ogni spettacolo che si rispetti…le luci in sala si abbassarono…il brusio lentamente cessò e la voce dello Scenografo si levò…in pochi attimi noi spettatori ci ritrovammo rapiti dall’affascinante mondo del Teatro.

Lo spettacolo fu un susseguirsi di battute davvero divertenti…”aveva tono brillante, umoristico e vagamente dissacratorio ma, come nel miglior stile della Compagnia, ogni riferimento a persone e cose NON era puramente casuale, ma frutto di attenta e faticosa ricerca”…diviso in tre Atti, narrava di un’intervista in Taverna, un’intervista a Veddharta, madre di tutti i Vampiri…la quale racconta la sua vita, non finendo mai di lamentarsi dei suoi figlioli, a una Giornalista, che seppur non dandolo a vedere è impaurita dalla Vampira, ma imperterrita continua a scrivere fogli su fogli la storia, ironizzando qualche volta….

Tra i vari umorismi, a parere mio, da profana, spiccarono le interruzioni tanto rumorose quante simpatiche dell’Oste…e battute su battute, si raggiunse la fine, dove i Vampiri presenti in Taverna furono così felici di riveder la propria Capostipite tanto da farle “La Festa”.

 

Gli Attori: lo “Scenografo” Luxthea, “Veddharta” Medusa, “Giornalista” Niamh, “Oste/Regista” Konrad, “Silvestro” Loco, “Betty” Darkray, “Solange” Eraclitus, “Guardia” Vesta, “Maschera” LoneWolf son stati tutti bravissimi, gli applausi se li son più che meritati…e se non fosse stato per l’ora tarda, un Bis avrebbe deliziato la maggioranza.

Durante la rappresentazione le manifestazioni di apprezzamento furono diverse…e il sorriso sul volto degli spettatori non si spense mai, come durante tutto l’arco della serata.

 

Solo l’altro giorno scoprì grazie alla mia Consorellina MonicaP, che se non era per SerVer, che ha bloccato la Barda Precettrice Shira, ci sarebbe stata un’altra meraviglia: una canzone preparata con tanto impegno proprio da quest’ultima. Mi ritengo davvero onorata di poterla qui di seguito riportare.

*°*

 

Canzone per il Synodus

Il Verme di Kmuth

 

Un venerdì come un altro la maledizione inizia a colpire la razza,

un verme nello stomaco di alcuni vampiri cerca di “umanizzare” la loro stazza.

Il giorno dopo la piaga già avanzava

e così per le settimane successive il male sempre di più impionbava

compiendo vari spostamenti nel corpo del vampiro

Stomaco, polmoni, bronchi, gola, capo...” umanizzazione”, un raggiro.

 

Nel tentativo di trovare un rimedio

varie strade son state intraprese con assedio

la prima su tutte quella degli stregoni:

congelare il corpo di un vampiro, evento senza paragoni

così da permetterne l’estrazione da parte di un cerusico

del verme famoso che uccideva a serramanico.

 

Il tentativo fallì perché il verme si addentrava sempre di più

nel corpo ospitante del vampiro…da su a giù...

Il susseguirsi dei giorni e delle informazioni riguardo le terre di Kmuth e il verme

furono elementi decisivi, delle conferme…

per intraprendere la spedizione verso quelle lande.

Da un gruppo formato da due maghi, due stregoni, delle scorribande...

detentori , neri, mercenari, streghe,

e il principe Cratere e lady Biba che capeggiavano le congreghe…

si addentrarono in una galleria nanica

la cui entrata portava un sigillo il simbolo del Synodus Sanguinis.

 

Giunti a Kmuth la spedizione trovò i segni di chi il verme aveva sconfitto

e in un sarcofago trovati furono dei cristalli simili a sfere, un relitto…

sembravan contenere del liquido

si un liquido agli occhi degli altri sconosciuto, invalido.

La strada impervia e le mille difficoltà lanciate contro i prodi da Veddharta

toccarono il culmine il terzo giorno, un’insorta…

con la morte del mago nero Fistandantilus da tutti accorta..

 

Ma l’apparizione di un gufo bianco fece fuggire (Veddharta) la rossa signora,

e quindi salvò la vita al resto dei presenti dalla malora…

Nel frattempo nel gran ducato continuavano a susseguirsi gli esperimenti,

con la concessione di entrare nella biblioteca dei draghi delle tenebre…complimenti!

il Synodus ebbe elementi tali per poter addurre che il giorno del solstizio sarebbe stato propizio

per invocare veddharta e sigillarla in un sarcofago d’onice, un’orifizio.

 

 

Questa convinzione venne rinsaldata

dal ritrovamento di un libro di casata

del tutto simile alle iscrizioni degli antichi presso le caverne

e custodito dai negromanti a fase alterne

che affiancarono il synodus nel difficile rito.

 

La rossa madre, non si fece trarre in trappola

intuito l’inganno, tosta lontano scappò, ondeggiando come la fiamma di una fiaccola…

Nel frattempo la spedizione era tornata con i cristalli

i quali furono posti sotto studio per ammirarli.

Il primo tentativo impiegato con 6 sfere, quelle donate dal synodus, dagli eversores e da lady Biba fu quello di purificazione a cui parteciparono alchimisti,streghe, una preliba

Tutti i non vampiri si proteggevano dal contatto diretto con gli oggetti misteriosi

che , posti a pentacolo e bagnati con acqua iniziavano a pulsare sino ad esplodere in simbiosi.

 

Il materiale frammentato colpì in viso il maestro alchimista alannon che pianse per la delusione

e ferito seriamente fu assistito dai suoi con adesione,

il fazzoletto racchiudeva il liquido contenuto nei cristalli parzialmente evaporato

e le lacrime di Alannon custodite gelosamente dagli alchimisti con spirito accorato.

 

 

Durante questo rito di purificazione

i vampiri presenti ebbero visioni di distruzione e di catastrofe, una perturbazione

sangue e lampi purpurei,

I tentativi di guarire attraverso altri rimedi non sortivano effetto,

i potenti liquidi vermifughi preparati dai cerusici erano inefficaci c’era un difetto.

L’ultima strada percorribile era un rito affidato al misticismo oscuro

L’unica via che poteva salvare i vampiri risiedeva in quella speranza vi rassicuro.

 

La prima umanizzazione ebbe luogo,

milord Tymba si ritrovò una domenica mattina umano un epilogo.

Il panico e la rabbia si impadronirono della razza

l’attesa per il rito cresceva a discrepanza.

La sera del rito presso le caverne 5 vampiri volontari appartenenti al Synodus si sottoposero alla difficile prova

nessuno poteva sapere se avrebber avuto effetto o controprova.

 

Nello stesso frangente il maestro alannon stava provando sotto gli occhi del conte thorm dei paladini e di lady Biba la pozione sintetizzata

dopo l’incidente della purificazione su lady Lalu ormai operata.

Mentre la vampira espelleva il dannato verme che prendeva fuoco

il signore dei paladini Vladdracul diveniva umano un rinvoco.

Alle caverne accadeva lo stesso, il verme veniva sconfitto.

Gli alchimisti presero così a sintetizzare le pozioni con profitto,

un lavoro enorme che rischiava d’essere compromesso

da una retata perpetrata

dai mannari e dai ladri operata.

Le pozioni rimaste erano meno della metà ma la razza era riuscita a sopravvivere alla beltà!.

 

Shira

Barda Precettrice

*°*

 

Concorderete con me, che ne è valsa la pena trascriverla!!!

E ora cosa mi rimane da dire?! …Penso proprio di aver raccontato tutto e di essere arrivata alla fine…concludo, per l’influenza Barda anche con una rima, con la speranza che siano sempre più numerose queste serate festose.

 

Valuccia

Precettore dei Detentori dell’Arcana Saggezza