SENARA
La
notte era scesa su Avalon e i fuochi di Beltame erano ormai accesi.
La
Sacerdotessa richiamata dalla luce della Dea si era addentrata come in trance
nella foresta in cerca di colui che e'....sempre.
il
Re Cervo sopraggiunse presto; egli aveva gli occhi della passione che ardeva nel
suo corpo....i muscoli contratti per la tensione trasudavano di calore ed
emanavano uno strano profumo che accese ancor di più i sensi della Signora.
Una
sola notte di passione, egli tolse gli indumenti di lei , adorò il suo corpo
con un'autorità che crebbe fino a che la luce non inondò anche lei e lei
comprese che giaceva con un Dio. Il rito si era rinnovato..da quella unione
sarebbe nata una creatura destinata a grandi cose.
Nel
frattempo i giorni di Avalon erano contati....i romani decisero di invadere
l'Isola Sacra e l'ultima sacerdotessa con l'aiuto di Morgana sconfisse Re Artù
carpendogli di nuovo Excalibur. Ormai tutti i sacri simboli della nostra
religione erano con noi sull'Isloa....ma purtroppo non al sicuro.
Il
tempo trascorreva ed io crescevo.... figlia della notte di Beltame e della Gran
Sacerdotessa di Avalon...presi i voti e fui destinata a custodire Excalibur...
almeno quello pensai fosse il mio compito all'inizio !
Il
nostro tempo e quello della Signora stava per finire......certo sarebbe tornata
fra noi, ma a nessuno fu dato di sapere in quale tempo.
Ecalibur
fu affidata alla Dama del Lago che la riportò lontana fra i mondi..il Graal,
che tutti credettero smarrito, venne affidato alla Regina dei Faerie e la Lancia
ed il Piatto furono affidati alla mia custodia........e tutt'ora nonostante
siano passati più di cento anni sono l'unica a sapere ove essi si trovino.
Il
mio compito e' di attendere la nuova Signora e consegnare a lei i misteri a me
affidati.
Nel
frattempo che la nuova alba giunga fluttuo nei tempi osservando la furia degli
uomini, i loro amori, le loro passioni.
Il
mio cuore non ha mai battuto veramente per un uomo....esso e' destinato alla Dea
ed io sarò immolata a Lei quando il nuovo giorno sarà giunto.
Tormentata
nell'anima e nella mia solitudine sono giunta per caso nel Granducato di Lot.
Qui
ho conosciuto nuovi amici ed ho deciso di vivere questa vita nel Granducato
ponendo al servizio della città la mia esperienza e le mie conoscenze.
Ho
conosciuto forse la cosa più vicina all'amore incontrando un arcimago...cui ho
donato una parte di me stessa.
Felici
furono quei giorni, ma l'inquietudine tormentava il mio animo e le catene di
quell'affetto così troppo presente a volte mi soffocavano.
Decisi
così di lasciare che il mio cuore continuasse il suo cammino da solo.
Molte
volte la mia vita e' stata messa a repentaglio per il bene della città o per
salvare qualche amico, ma sempre la Dea e' stata generosa nei miei confronti e
mi ha consentito di proseguire questa vita....senza strapparmi ai cari affetti
che qui a Lot ho trovato.
Sono
entrata nella gilda dei Maghi del Crepuscolo d'Argento ed ho raggiunto il grado
di Tessitrice del Fato.
Il
mio animo tuttavia attende il ritorno della Signora.....quando ella mi chiamerà
partirò da lot per raggiungerla ovunque ella voglia e mi immolerò a Lei.....
affinché possa di nuovo avere un corpo terreno e tornare fra noi.
Nell'attesa
vivo il presente tormentata dai fantasmi del mio sì vivo passato.