HAHAIAH

 

Sono lady Ailena di Irum , per padre contessa di Loggius nelle Terre di Moncaus, ma per nascita e scelta umile e semplice fata .

 

Nacqui 115 anni fa nella Terra di cui Mio Padre Elius di Irum Lucas Tonius era il Conte.

 

Vissi con Lui e quella che credevo essere mia madre, protetta dalle mura del castello senza conoscere la Vita e credendo che tutti vivessero e crescessero come me.

Non ho conosciuto dolore perché non conoscevo Amore.

 

Tutto per me era normale, le imposizioni, i divieti, l’assenza di carezze, le regole, i doveri, gli agi, i lussi, le vesti, le persone a mia disposizione .

Erano tutto ciò che conoscevo.

 

Vissi così buona parte della mia vita, fino a quando mio padre in punto di morte, in un estremo atto d’amore o più probabilmente perché sapeva che l’avrebbe fatto presto sua moglie (che mai mi aveva amata), mi confessò che ero nata da una Sua relazione clandestina.

Che la Mia vera Madre era una Fata e che il nome che mi era stato dato alla nascita era Hahaiah.

 

Nome di una potente Fata che si erse nella notte dei Tempi a protettrice di coloro nati nei giorni dal sedicesimo al ventesimo (quello in cui io nacqui) del mese delle rose, il nome della Madre di Mia Madre.

 

Fu così che il giorno dopo i solenni funerali in onore del Mio Genitore, raccolsi poche cose (due vesti, l’anello che Mio Padre mi diede dicendomi essere appartenuto a Mia Madre e un libro di Incantesimi che dalla Mia Genitrice era stato lasciato a Mio Padre) e fuggii con la complicità’ della Mia Ancella dal Castello.

 

Gli anni a seguire furono duri per me, poco più che bambina e sempre cresciuta al riparo dal Mondo, ma furono anche gli anni in cui finalmente imparai cos’e’ la Vita con il bello e il brutto, con l’Amore e l’odio, scoprii malvagità e buon cuore, codardia e coraggio.

Per proteggere la mia persona, taglia i miei capelli come un ragazzo e sostituii le mie vesti con dei vestiti da paggetto. E fu così travestita che lavorai anche per la prima volta. Come garzone di bottega, come stalliere, come paggio per un nobile Cavaliere (che mi iniziò anche all’arte della spada ).

 

Nel mio vagare ebbi modo di incontrare diverse congreghe di Fate dei boschi e da loro ebbi i primi cenni sugli incantesimi, sul mondo delle fate..ma ahime’ quasi notizia alcuna su Mia Madre. Tutte dicevano di conoscere la Mia Potente Nonna ma nessuna aveva mai visto o conosciuto Mia Madre .

Fu circa un anno fa che giunsi in un villaggio ed ebbi a salvare una giovane donna dalle grinfie di alcuni male intenzionati e fu con gioia immensa che scoprii essere la giovane che era cresciuta con me al Castello, lady Arual, anch’ella fuggita dal Castello.

 

Ritrovateci dopo tanto, stringemmo un patto di sangue promettendoci vicendevolmente che nulla ci avrebbe mai più tenute separate per più di un anno.

Ella inoltre mi suggerì di recarmi nel bosco al limitare del villaggio dove aveva sentito  vivessero un gruppo di Fate .

 

E lì dopo tanto peregrinare trovai finalmente la Mia Genitrice … morta!

Ella era spirata alla veneranda età di 450anni, non molti giorni prima, vittima di un veleno somministratole con l’inganno da una Dama di cui nessuno seppe dirmi nulla.

 

Piansi per giorni e quando finalmente il mio animo si placò, le Sue consorelle mi raccontarono la storia.

 Ella era al servizio di Mio Padre che scoperta l’impossibilita’ di procreare della legittima consorte una notte, ubriaco, la violentò con l’intento di ingravidarla.

Dopo la mia nascita Mia Madre, condannata a morire (perché mai potesse a persona alcuna raccontare la verità), riuscì invece a fuggire.

 

Venni anche con gioia a conoscenza che in questi anni Ella aveva avuto un’altra bambina.

Avevo una Sorella ,che però era scomparsa da alcuni mesi.

Mia Madre credeva che la Dama che poi fu la Sua carnefice, potesse aiutarla a ritrovare l’amata figliola.

Nessuno volle dirmi notizie precise sulla mia Sorellina scomparsa in quanto una profezia aveva loro predetto il mio arrivo e la mia morte se non avessi ritrovato con le mie sole forze, senza nulla sapere di Lei (se non che possedeva un portafortuna a forma di ali di fata) la mia Sorellina.

 

Fu così che ripartii e fu per una casualità (o chissà per magia?) che il cavallo che mi era stato donato dalle Fate (con la promessa che l’avrei liberato non appena giunta in un villaggio abitato), durante la notte mentre io in sella dormivo, mi condusse davanti alle porte del Granducato di Lot nel Regno di Extremelot.

 

Era il 25 di marzo dell’anno in corso e da allora il Mio Cuore batte per Lot.

 

A Lot ho ritrovato la mia Sorellina Suami, a Lot ho avuto la fortuna di conoscere ed amare la mia Dolce Figlia adottiva Nefertari, a Lot le mie ore sono allietate dalla piccola nipotina Angelik.

A Lot mi hanno raggiunto due Cari Vecchi Amici ser Sonsogni e ser Oruam. A Lot ho incontrato e amato una moltitudine di Anime Belle e Cuori Puri, tutti Voi Amici miei.

A Lot…ho imparato ad amare come una donna.

A Lot sono e’ saro’ per sempre …semplicemente Aia .

Che Lot viva in eterno .