...il mio nome è Gaalad, guerriero Ardes.
Figlio di un nobile ufficiale della guardia scelta del mio re "Gli Eletti". Come primogenito ebbi la possibilità di frequentare la scuola di guerra, dove ho imparato a combattere con la spada, il pugnale e l'arco.
Spronato dalla tenacia e dall’orgoglio, motivato
dal non infangare la mia famiglia con risultati poco brillanti, mi distinsi
per la prontezza di riflessi e la velocità nell'uso della spada, l'arguzia
e il sangue freddo. Furono lunghi anni di addestramento, inframmezzati da prove
e disciplina che miravano a forgiare il carattere di quei giovani che si apprestavano
ad intraprendere la Via della Spada e dell’Onore. Anni e anni in cui, seguito
dallo sguardo fiero di mio padre, imparai le tecniche di meditazione e di lotta
della mia gente e dei guerrieri.
Superai il corso con onore, classificandomi ai primi posti ed entrai così
anche io a far parte, come i miei avi prima di me, degli "Eletti",
riempiendo di orgoglio mio padre e mia madre.
Offrii i miei servigi al mio Re e, nell’incedere
delle stagioni, detti prova di tale fedeltà che iniziai ad essere mandato
a scortare i dignitari che dalla Corte si spostavano attraverso il Regno.
I nuovi ambienti e gli studiosi che spesso mi trovavo a scortare nei viaggi
mi fecero venire a contatto con quella che un guerriero non crede sia così
affascinate, la Via della Saggezza, e una nuova consapevolezza iniziò
a nascere in me …la volontà di conoscere e di apprendere ancor di più
…
Nel mio animo, insieme all'amore per le armi ed il combattimento, sentivo un grande desiderio di conoscere nuovi mondi, genti diverse, usi e costumi da quelli del mio popolo.
Studiai e meditai a lungo prima di iniziare il viaggio
che mi condusse nelle Terre di Extremelot e nel GranDucato di Lot.
Mi sono stabilito qui, affascinato da un simile mondo, dopo aver appreso le
regole del comportamento, del vivere; dopo aver conosciuto le strade, i luoghi,
i posti più infrequentabili e quelli pieni di dolcezza.
Dopo un periodo gradevole e bello, nel quale la curiosità di conoscere i costumi delle varie razze, che qui a Lot convivono, mi portò a contatto con molti individui di diversa estrazione, richiamato da doveri familiari tornai per un certo periodo nel mio paese di origine; mio padre, in condizioni di salute molto gravi, mi richiamò a sé e dovetti tornare in patria.
Dopo aver ottemperato ai miei doveri filiali; curato mio padre e gli interessi di famiglia, una sera seduti accanto al camino a bere un buon calice di vino gli raccontavo della mia vita nel Granducato, della mia appartenenza all’Umano Clan di Azure, che mi ha accolto come un membro in cui hanno riconosciuto i tratti peculiari della loro razza e dei loro valori, del mio inserimento nella vita del casato. Fu così che egli espresse ammirazione per il mio operato e mi chiese notizie su ciò che avevo appreso dai miei viaggi.
Preso dai ricordi del suo passato mi narrò
del suo desiderio giovanile di intraprendere la via dello studio e della Saggezza.
Aveva accantonato quel suo sogno per motivi legati a disordini nelle nostre
terre e per mandare avanti la nostra famiglia. Mi parlò del rimpianto
che Egli provava per non aver seguito quella strada.
Mi trovai osservato, guardato con nuovi occhi, mentre lui vedeva in me il figlio
che forse avrebbe potuto intraprendere quel sogno e, affascinato dallo sguardo
con cui mi guardava, mentre mi parlava descrivendomi le opere svolte da coloro
che detengono la Conoscenza, sentii in me il desiderio di farne parte.
...è quindi da un sogno che tutto è
partito …è per il sogno di un Padre che adesso io sono un Saggio, Gaalad
de Blanchefort, Guardiano Major dell’Arcana Saggezza.