Se cercate qualcuno nel Ducato disponile, amichevole e disposto a curare le vostre ferite siano esse esterne oppure interiori, rivolgetevi a Debby, la mastra dei cerusici!
Persona affabile e dalla grande esperienza e umanità...
Ma veniamo alla Debby che pochi hanno avuto la fortuna e il piacere di conoscere.
Fin da piccola la sua vita è trascorsa nel lazzaretto, visto e considerato che i suoi genitori erano cerusici.
In realtà Debby non ha mai conosciuto i genitori naturali, ma fu adottata.
Fin da piccola venne istruita all`arte cerusica, ma Debby non è solo un`ottima cerusica è una persona...
Un`umana come ce ne sono tante, con le sue gioie e i suoi dolori.
Certamente tra le gioie annovera suo fratello OrlandoFurioso e sua sorella Chantel, i suoi genitori adottivi Akuna, il padre e la madre Kalyla.
Un particolare legame, lega poi Debby con ITemplari, un fratello trovato e "vinto" al pozzo dei desideri.
Luchart, un figlio che le ha tolto la vita, e Siedea l`altra figlia...questo a completare le perle di felicità della vita di Debby.
Purtroppo la vita non è solo felicità e, oltre la tristezza per non aver mai conosciuto i suoi genitori, il cuore di Debby "piange" l`esodo dei suoi familiari.
Purtroppo anche un matrimonio fallito la rende triste...Un matrimonio che non ha avuto il futuro che sperava.
Ma la vita di Debby non è sempre stata contorniata da malati e da gente sempre pronta a fare una purghettina o un salasso, per un breve periodo è stata anche tra le streghe e tra i dipendenti di corte; esperienze che le hanno lasciato un piacevole ricordo e che le hanno permesso di maturare e diventare quello che è oggi...la persona che è capace di sintentizzare la sua esperienza nei cerusici in due parole "Meravigliosa e Faticosa".
Debby...una donna tenace, una vita da cerusico, una vita spesso donata a regalare amore e troppo spesso a non riceverne quanto meriterebbe. È grazie a donne come lei, che spesso esistono dei grandi uomini e come lei, molte donne hanno dentro di sè una passione e un fuoco sacro, quello dell’altruismo, che dovrebbe pervadere tutti noi!
Clive Everet
Custode degli Annali della Storia
Ambasciatore degli Azure
Primus dei Blanchefort
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Lento passo misurato
Sguardo attento ma delicato
PArlar celato di gran Verità
Modestia, costanza, semplicità....
Enigma in lui, in tutto il suo fare...
Realtà d`un Saggio che sa farsi amare.
Saggio è colui che agisce con Accortezza, Prudenza ed Assennatezza…
Io conosco un Saggio che a tutto ciò unisce Cuore e scriver velato da Enigma che dice semplicemente il Vero.
Io conosco un Saggio che vive per la sua famiglia, la sua Gilda…E che in essa crede…
Il Saggio di cui narro è il Depositario Glenyller Avelerg Von Duster.
Conobbi sir Glenyller quando decisi di far parte dell’Ordine dei Detentori dell’Arcana Saggezza,
fu lui a tenermi colloquio…E fu quel dì che lo eressi a mia Guida.
Da tempi immemori è lui che valuta chi ha in sé insite le doti per divenir Saggio, conosce i suoi Detentori uno ad uno e li segue come un padre,si prende cura di tutti e per tutti ha sempre una buona parola.
Credo che il suo modo di rapportarsi con tutti sia encomiabile…
Persino nei richiami sa esser piacevole…
Sottile è il suo modo di vergare, come aguzzo è il suo pensiero.
Non sempre basta una lettura per poter cogliere l’anima che sir Glenyller mette, anche solo in un avviso…
Ma il Depositario dell’Arcana Saggezza non sempre ha vissuto periodi sereni come questi…
Un tempo il suo nome era Cruhel, decimo figlio di Ruha et Homolka.
Nato per dar due braccia in più alla sua famiglia ricca di debiti e povera d’affetto…
Cresciuto lavorando in granai e fucine, guardando da lontano le gioiose corse dei suoi coetanei spensierati…
Ferito nell’animo più che nel fisico, passava le notti a piangere amare lacrime…
Desiava la Conoscenza dei lochi in cui viveva, agognava la lettura e la Sapienza.
Ma i giovane Cruhel aveva mani e cuore legati, era incatenato alla sua triste esistenza che parea senza speranza…
Nelle notti di plenilunio il giovane mannaro sfogava tutta la sua rabbia in una cruenta ferocia che portò gli altri a deriderlo e lasciarlo in disparte.
Solo col suo dolore.
Come vergò un dì lo stesso sir Glenyller “Quando non si ha nulla da perdere, la predisposizione al rischio è una logica conseguenza” , infatti il giovane mannaro abbandonò il villaggio natìo senza dubbio alcuno e senza addio d’ogni sorta…
I suoi passi mosse attraverso le vallate dei Colli Ventosi e continuò il suo percorso finchè le sue gambe glielo consentirono…
Un dì l’anziano Nigmagok lo trovò e lo prese con sé…
Gli fece conoscer la razza nanica disfacendo le false credenze sul loro conto e gli narrò di come i Nani cantino alla Dea la gioia per un fiore che sboccia o la catarsi di una tempesta impetuosa…
L’amore per la Natura e per la Conoscenza che il giovane mannaro tanto agognava pian piano furon appagati dal nano che fu sua guida e padre putativo…
Le curiosità del giovane Cruhel furono mutate in certezze.
Divario infinito v’era però tra il Discepolo ed il suo Maestro…
Troppe volte il giovane mannaro fu costretto a muover i suoi passi verso la fitta boscaglia per non far del male agli abitanti del villaggio nanico, per assecondare la sua natura, il suo istinto, la sua foga…
Una sera, prima che la mutazione si compisse, il saggio Nigmacok chiamò a sé il suo eletto e gli donò una mappa dei territori di Extremelot e gli narrò di come quel loco fosse dimora di ogni razza, dimora di Sapienza e Quiete…Gli narrò di Lot.
Lo invitò a raggiuger quella cittadina, il loco in cui avrebbe potuto ampliare la sua conoscenza e viver tra i suoi simili.
Il saggio Nigmacok quella sera gli diede una mappa, gli diede una speranza e soprattutto gli diede un nuovo nome, una nuova identità : Glenyller lo chiamò.
Il nano unì due termini della sua lingua: Gleniyh ed Hillar e diede origine al nome da donare al suo discepolo, un nome che significa Giovane Apprendista.
Quella sera il mannaro iniziò una nuova vita, iniziò il suo viaggio verso l’utopia delle razze nomata Lot.
Passarono sette pleniluni e il giovane Glenyller raggiunse Lot.
Groviglio di sensazioni, emozioni nuove e la ricerca del bosco…
Sotto un abete del Bosco dei Lupi si soffermò a pregare la Madre e scoprì d’agognare la Luce.
Arrivò il primo plenilunio e il giovane mannaro conobbe i suoi simili e trovò l’affetto di madre in lady Nascia…
Passò del tempo e lady Alysaze prese il posto di Nascia nel cuore e nella vita di sir Glenyller.
Il Fato un dì gli fece un gran dono, mise sulla di lui strada tre ladies: le Somme Detentrici Shanty e Myriam e la Precettrice Ahawahnee.
Da allora Glenyller scoprì d’esser Detentore fino in fondo all’anima e legò i suoi passi a quella che lui reputa la sua famiglia, la famiglia dell’Arcana Saggezza. |